giovedì 30 marzo 2017

Schiaffo sul sedere: condannato a dieci mesi di reclusione

Dura sanzione per un giovane che ha preso di mira una ragazza, avvicinandola in motorino per palpeggiarle i glutei e poi scappare via. Respinte le obiezioni mosse dal difensore. Per i giudici il comportamento tenuto dal ragazzo è oggettivamente sessuale.
Blitz in motorino: avvicina una ragazza che sta passeggiando, le dà uno schiaffo sul sedere e poi scappa a tutta velocità. Condotta non solo censurabile moralmente ma anche punibile penalmente. Per il ragazzo autore del palpeggiamento, difatti, arriva una condanna a 10 mesi di reclusione (Cassazione, sentenza n. 15245, sez. III Penale, depositata il 28 marzo 2017).
Violenza sessuale. Ricostruito l’episodio, i giudici hanno catalogato il comportamento tenuto dal ragazzo come violenza sessuale. Ecco spiegata la sanzione decisa dal GUP del Tribunale e confermata dai giudici d’appello, cioè «dieci mesi di reclusione».
Il legale del giovane, però, prova a ridimensionare i fatti, sostenendo che il suo cliente «non intendeva compiere un atto di libidine» e «si era limitato a uno schiaffo sul sedere». Questo gesto, sempre ragionando in ottica difensiva, pur essendo inammissibile, «non aveva determinato alcuna soddisfazione sessuale».
Le obiezioni proposte in Cassazione però si rivelano inutili. Innanzitutto perché, annotano i magistrati, «la condotta» contestata «si era concretizzata in un palpeggiamento, sia pure di breve durata, di zone erogene» e non era limitata a un semplice «schiaffo». Allo stesso tempo, viene esclusa la rilevanza del «conseguimento di una soddisfazione erotica».
Ciò che conta, sanciscono i giudici del ‘Palazzaccio’, è «la natura oggettivamente sessuale» del comportamento posto in essere volontariamente.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Schiaffo sul sedere: condannato a dieci mesi di reclusione - La Stampa

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