Sotto accusa la dipendente di un’azienda di telecomunicazioni. A metterla nei guai è il reclamo presentato da un cliente, lamentatosi per le frasi irriguardose rivoltegli durante una telefonata in cui aveva chiesto dei chiarimenti. Il comportamento tenuto non costa alla donna il posto di lavoro.
Sfogo verbale nei confronti del cliente. Sotto accusa la dipendente dell’azienda che si occupa di telecomunicazioni. Nonostante il turpiloquio utilizzato, però, viene ritenuto eccessivo il licenziamento (Cassazione, sentenza n. 7346, depositata il 22 marzo).
Cliente maltrattato. A dare il ‘la’ alla vicenda è il reclamo presentato da un cliente di Telecom Italia spa. L’uomo si lamenta per il trattamento subito da una dipendente dell’azienda, che ha risposto in malo modo alle «sue richieste telefoniche di chiarimenti». Durissima la reazione della società che ritiene censurabile il «comportamento irriguardoso» tenuto dalla lavoratrice, punita di conseguenza col provvedimento più duro, il licenziamento.
A sorpresa, però, per i Giudici d’appello non vi sono i presupposti per ritenere «irrimediabilmente leso» il «vincolo fiduciario» tra azienda e dipendete. E questa considerazione spiega la decisione con cui viene riconosciuto il diritto della donna a ritornare operativa.
Vincolo fiduciario. E ora, nonostante le obiezioni mosse dai legali della Telecom, la lavoratrice può cantare definitivamente vittoria, avendo salvato il posto.
Secondo i magistrati della Cassazione non rappresenta una forzatura il ragionamento con cui la Corte d’appello ha ritenuto illegittimo il licenziamento deciso dall’azienda. Ciò perché le condotte della lavoratrice, seppur gravi – come testimoniato dalle «espressioni irriguardose» rivolte a un cliente –, non sono state comunque sufficienti a rompere in modo irrecuperabile «il vincolo fiduciario sotteso al rapporto di lavoro». E in questa ottica è stato significativo anche il richiamo alla permanenza della donna «nell’ufficio per oltre tredici anni senza demerito».
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Niente licenziamento per l’operatrice telefonica scontrosa - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
giovedì 30 marzo 2017
Niente licenziamento per l’operatrice telefonica scontrosa
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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