A partire da giovedì 26 gennaio 2017, in corrispondenza con l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, entrano in sciopero per una settimana i giudici di pace. "Non siamo la Croce Rossa della Giustizia", si legge in una nota diramata dall'Unione nazionale giudici di pace, "senza il nostro apporto il sistema giudiziario collasserebbe ed il Governo continua a trattarci come "tappabuchi" della Giustizia. Pretendono dai giudici di pace un impegno lavorativo a tempo pieno, destinato ulteriormente ad aumentare con la recente riforma della magistratura di pace e cd. onoraria che graverà gli uffici del Giudice di Pace del peso ulteriore di circa la metà dell'attuale contenzioso civile dei Tribunali, ma continuano a denegarci qualsiasi diritto. Il Consiglio d'Europa, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo hanno contestato al Governo l'illegittimità della nostra condizione lavorativa e, di recente, il Comitato europeo dei diritti sociali ha condannato l'Italia per violazione della Carta sociale europea, ossia del trattato internazionale che riconosce e garantisce i diritti fondamentali dei lavoratori". "Non si può ragionevolmente pensare", continua la nota del sindacato dei giudici di pace, "che oltre la metà della giurisdizione civile sia assegnata a magistrati privi delle più elementari guarentigie, precari della Giustizia a termine, senza previdenza e diritto alla pensione, senza tutele per maternità, malattia o infortuni sul lavoro. Abbiamo chiesto alla Commissione Europea, già da noi investita di plurime denunce, nonché di petizioni ed interrogazioni dal Parlamento Europeo, di essere sentiti in audizione per accelerare l'avvio della procedura di infrazione contro il Governo italiano". "La Giustizia di pace in Italia", conclude la nota, "è un'anomalia che non ha similitudini in nessun altro Paese europeo: magistrati che lavorano a tempo pieno senza diritti, con la vuota etichettatura di "onorari" che vorrebbe giustificare una vera e propria forma di sfruttamento di lavoro in nero".
Fonte: www.italiaoggi.it/Giustizia, dal 26 gennaio giudici di pace in sciopero - News - Italiaoggi
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
lunedì 16 gennaio 2017
Giudici di Pace in sciopero dal 26 gennaio al 1° febbraio 2017
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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