giovedì 1 dicembre 2016

Problemi alla voce per la dipendente, niente licenziamento se rifiuta il contatto coi clienti

Problemi alla voce per l’operatrice telefonica. Legittimo il suo rifiuto alla richiesta del datore di lavoro di sostenere quotidianamente tre ore di front-line, ossia di rapporto diretto coi clienti. Assolutamente ingiustificato, quindi, il licenziamento adottato dall’azienda.
Compiti. Vittoria piena in appello per la lavoratrice. Viene valutato come scorretto il comportamento tenuto dalla società, e ordinano la «reintegra» della donna, a cui viene anche riconosciuto un adeguato «risarcimento».
I vertici aziendali hanno prima accusato la dipendente di «insubordinazione», essendosi «rifiutata» per ben due volte di «svolgere le mansioni di front-line», e poi le hanno comunicato il «licenziamento». Per i giudici legittimamente la lavoratrice ha detto ‘no’ a «compiti non compatibili con le sue condizioni di salute», ossia una «disfonia» – con «invalidità al 6 per cento» – dovuta all’eccessivo «carico vocale di tipo professionale» subito durante gli anni di lavoro come «operatrice telefonica».
Certificazione. A censurare ulteriormente la condotta tenuta dall’azienda provvedono ora i magistrati della Cassazione con la sentenza n. 24459 depositata il 30 novembre 2016. Anche a loro avviso, difatti, bene ha fatto la donna a rifiutare le «mansioni» affidategli. Decisivo il riferimento alla «certificazione medica» che le «suggeriva di evitare abusi vocali».
Proprio alla luce di questa documentazione i vertici aziendali avrebbero dovuto, spiegano i giudici, sottoporre la dipendente a una «visita» per stabilirne la «idoneità alle mansioni di front-line». Invece, la società ha completamente omesso questa verifica, non rispettando così «le prescrizioni imposte dalla legge per la tutela delle condizioni fisiche dei dipendenti nell’espletamento dei compiti loro assegnati». E questo inadempimento rende comprensibile, concludono i giudici, la reazione della donna, che salva così il proprio posto di lavoro.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Problemi alla voce per la dipendente, niente licenziamento se rifiuta il contatto coi clienti - La Stampa

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