mercoledì 21 dicembre 2016

Moglie via di casa: addebitabile a lei la separazione

Battaglia giudiziaria tra i coniugi. Terreno di scontro è soprattutto quello relativo all’addebito della separazione. E su questo fronte la fuga della donna rende più solida la versione data dal marito, secondo cui la separazione è stata frutto del comportamento tenuto dalla moglie.
Convivenza. Una volta preso atto che l’addio è inevitabile, il marito ritiene sia tutta colpa della moglie, allontanatasi senza motivo, a suo dire, dalla loro casa.
Per i giudici d’appello, però, la «domanda di addebito» della «separazione» proposta dall’uomo nei confronti della consorte va respinta. Tale decisione è poggiata su un dato: «per la pronuncia di addebito della separazione è necessaria non solo l’esistenza di una violazione degli obblighi tra coniugi nascenti dal matrimonio» ma anche «l’esistenza di uno stretto rapporto di causalità tra tale violazione e l’elemento della intollerabilità della convivenza» tra moglie e marito.
Questo ragionamento, però, va rivisto, sostengono i giudici della Cassazione (ordinanza numero 25966 depositata il 15 dicembre 2016). Ciò perché laddove ci si trovi di fronte, come in questa vicenda, all’«allontanamento dalla casa coniugale», è automatico parlare di «violazione dell’obbligo di convivenza», con relativo «addebito» al coniuge che ha abbandonato l’abitazione familiare.
Per smentire questa visione, quindi, dovrà essere la donna, in questo caso, a provare, dinanzi ai giudici d’appello, la «giusta causa dell’allontanamento», facendo riferimento ad esempio a «un comportamento negativo del marito», per evitare l’«addebito della separazione».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Moglie via di casa: addebitabile a lei la separazione - La Stampa

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