domenica 18 settembre 2016

Al via le richieste on-line per il rimborso del canone TV non dovuto

Il contribuente che ha versato tramite addebito sulla bolletta il canone TV non dovuto può sfruttare il metodo di rimborso on-line, grazie all’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per accedere  all’applicazione è necessario avere le credenziali di Entratel o Fisconline.
Il rimborso può essere richiesto, ovviamente, nei casi di erroneo addebitamento del canone, e la domanda può essere inoltrata sia dai titolari del contratto di fornitura, sia dagli eredi.
“La richiesta di rimborso va sempre motivata, indicando uno dei sei codici associati alle singole motivazioni”, specifica l’Agenzia delle Entrate, che ricorda come il codice 1 riguardi i contribuenti (o altri componenti della stessa famiglia anagrafica) esenti dal tributo perché over 75 e con reddito familiare sotto i 6.713,98 euro. Il codice 2 riguarda invece l’esenzione per convenzioni internazionali. Bisogna invece indicare il codice 3 per il caso in cui il canone è stato pagato due volte: una, mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, ed una con altre modalità, ad esempio mediante addebito sulla pensione.
Il codice 4, invece, va usato quando si verifica un addebito del canone a due componenti della stessa famiglia. Il codice 5, per il caso di non possesso del televisore, quando è stata comunque inviata la dichiarazione di non detenzione. Nei casi diversi dai precedenti, invece, andrà indicato il codice 6.
Resta comunque valida la tradizionale forma cartacea, inviando la richiesta di rimborso tramite servizio postale con raccomandata all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio di Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino, insieme alla copia di un valido documento di riconoscimento; oppure, è possibile inviare la richiesta tramite PEC, all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.

Fonte: www.fiscopiu.it /Al via le richieste on-line per il rimborso del canone TV non dovuto - La Stampa

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