Beccati in possesso di ben mezzo etto di cocaina. Stupefacente destinato ovviamente allo spaccio. E, nonostante le proteste mosse dalle due persone fermate – un uomo e una donna –, è impossibile parlare di “fatto lieve”. (Cassazione, sentenza n. 38758, sezione Sesta Penale, depositata il 19 settembre 2016)
Organizzazione. Sia il giudice dell’udienza preliminare che i giudici d’appello hanno ritenuto grave la condotta tenuta dalle due persone fermate dalle forze dell’ordine. Inequivocabile la disponibilità di «51 grammi di cocaina» da cui, viene sottolineato, «risultavano ricavabili 141 dosi singole».
Ciò è stato ritenuto sufficiente per negare l’ipotesi del «fatto di lieve entità». E su questo punto concordano ora i magistrati della Cassazione, che respingono le obiezioni mosse dal legale dell’uomo e della donna sotto accusa.
Modalità organizzativa dello spaccio. Decisiva, però, non è solo la «consistente quantità dello stupefacente», ma anche «l’allarmante e preordinata modalità organizzativa dello spaccio», «l’attrezzatura» a disposizione e, infine, «la suddivisione professionale della sostanza».
Confermata, perciò, la condanna decisa in Appello, senza alcuna possibilità per l’uomo e la donna di vedere ridotta la pena.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/A disposizione 51 grammi di cocaina, pari a 141 dosi: spaccio professionale - La Stampa
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martedì 20 settembre 2016
A disposizione 51 grammi di cocaina, pari a 141 dosi: spaccio professionale

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