Con circolare del 1° giugno 2016 il Ministero dell'Interno fa chiarezza sul regime sanzionatorio da applicare in caso di circolazione alla guida di veicoli con patente sospesa (Circolare n. 300/A/3953/16/109/55).
Il Ministero ricorda che la sospensione della patente di guida può avere una duplice natura: sanzionatoria o cautelare.
La sospensione di natura sanzionatoria tende a reprimere comportamenti illeciti particolarmente gravi, che impongono l'interdizione alla guida; in genere essa ha natura accessoria rispetto alla sanzione principale prevista per l'illecito (amministrativo o penale).
In questi casi, il regime sanzionatorio per la circolazione con patente sospesa è disciplinato dall'art. 218, comma 6, del Codice della Strada: si applica la sanzione amministrativa da 2.004 a 8.017 euro, oltre alle sanzioni accessorie della revoca della patente e del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi (in caso di reiterazione delle violazioni, in luogo del fermo amministrativo, è prevista la confisca amministrativa del veicolo).
Il Ministero elenca i casi in cui troverà applicazione il regime sanzionatorio sopra descritto:
sospensione a tempo determinato a seguito dell'accertamento della guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma 2, lettere a, b e c);
sospensione a tempo determinato a seguito dell'accertamento della guida in stato di alterazione dovuta all'uso di stupefacenti (art. 187);
sospensione cautelare disposta dal prefetto fino all'esito dell'esame di revisione, in caso di guida in stato di ebbrezza con tasso superiore a 1,5 g/l;
sospensione cautelare disposta dal prefetto fino all'esito dell'esame di revisione, in caso di guida in stato di alterazione dovuta all'uso di stupefacenti.
La sospensione di natura cautelare è invece legata a situazioni di fatto che indicano o lasciano presumere il venir meno dei requisiti psico-fisici o di abilitazione tecnica alla guida. Il regime è disciplinato dall'art. 128, comma 2:
se nei casi prescritti il titolare di patente di guida non si sottopone, nei termini indicati, agli accertamenti psico-fisici o di idoneità alla guida, dal giorno successivo alla scadenza è sempre disposta la sospensione della patente di guida fino al superamento degli accertamenti con esito favorevole; la patente è sospesa senza necessità di un ulteriore provvedimento da parte degli uffici provinciali o del prefetto;
la circolazione durante il periodo di sospensione della patente comporta la sanzione pecuniaria da 164 a 663 euro e la sanzione accessoria della revoca della patente di guida.
Per ragioni di coerenza sistematica la procedura e il regime sanzionatorio sopra indicato si applicheranno in tutte le ipotesi di sospensione cautelare finché il titolare non dimostri di aver recuperato l'idoneità psico-fisica o tecnica; vale a dire:
sospensione disposta in caso di mancata sottoposizione a visita medica ordinata dal prefetto a seguito di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti qualitativi dello stato di ebbrezza (art. 186, comma 7, terzo periodo);
sospensione disposta in caso di mancata sottoposizione a visita medica ordinata dal prefetto a seguito di guida in stato di ebbrezza con tasso compreso tra 0,51 e 1,5 g/l (art. 186, comma 8);
sospensione disposta in caso di mancata sottoposizione a visita medica ordinata dal prefetto a seguito di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti qualitativi dello stato di alterazione dovuto all'uso di stupefacenti (art. 187, comma 8, terzo periodo);
sospensione disposta in caso di mancata sottoposizione agli esami di idoentà tecnica per perdita totale dei punti della patente (art. 126-bis, comma 6);
ogni provvedimento di revisione dall'ufficio provinciale della MCTC diretto ad accertare la permanenza dell'idoneità tecnica.
Fonte: www.altalex.com//Guida con patente sospesa: i chiarimenti del Ministero su procedure e sanzioni | Altalex
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sabato 25 giugno 2016
Guida con patente sospesa: i chiarimenti del Ministero su procedure e sanzioni
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
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