La lotta all’evasione cambia passo: stop alla caccia all’errore involontario, ai recuperi solo formali o per importi esigui che oltre a creare inefficienza danno una percezione errata dell’operato dell’Agenzia. Cresce invece la centralità nel rapporto tra Fisco e contribuenti: il dialogo, la trasparenza e un approccio chiaro, semplice e privo di preconcetti. Il tutto accanto alla lotta senza quartiere alle forme di evasione più gravi e alle frodi, anche con tecniche innovative.
Sono questi i principi cardine della circolare sulle strategie di prevenzione e contrasto dell’evasione 2016 dell’Agenzia delle Entrate che si propone gli ambiziosi obiettivi di ridurre il tax gap, migliorare la qualità dell’accertamento e ridurre l’invasività dei controlli. Tra le sfide del 2016, l’Amministrazione, si legge in una nota, «dovrà affinare sempre di più la qualità dei controlli, evitando lo spreco di energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio. Le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie».
«Per cambiare verso bisogna cambiare mentalità, cambiare approccio, bisogna mettersi nei panni dell’altra parte», scrive il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi in una lettera ai dipendenti. «Questo significa - aggiunge - che l’obbligo fiscale non deve essere fatto pesare in termini di adempimenti inutili ripetitivi e defatiganti, di burocrazia, di regole incomprensibili; che il rigore non va confuso con l’arroganza, di cui anzi è l’antitesi; che uno sgravio o un rimborso sulla cui spettanza non vi siano dubbi devono essere eseguiti senza indugi o ritardi; che, in sede di accertamento con adesione, le proposte dell’ufficio non devono essere prospettate come un minaccioso ultimatum ma sempre nell’ottica della corretta e civile dialettica tra le parti».
Fonte: www.lastampa.it//Il Fisco affina i controlli: stop al recupero di importi esigui e basta caccia agli errori formali - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
giovedì 28 aprile 2016
Il Fisco affina i controlli: stop al recupero di importi esigui e basta caccia agli errori formali
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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