Stop alle telefonate mute: sono fuorilegge. Anche per la Cassazione, che con la sentenza n. 2196/16 del 15/1/2016, depositata il 4/2/2016, bacchetta i call center che utilizzano lo stratagemma dell’overbooking di chiamate telefoniche. Ossia, un sistema automatizzato chiama più numeri di quanti siano gli operatori disponibili, per evitare tempi morti. Così, a volte, c’è un utente in linea ma nessun addetto del call center pronto a parlare. Il risultato è un trattamento dei dati (il numero del chiamato) non corretto: perché disturbare qualcuno e farlo stare in attesa e nell’ansia di non sapere chi c’è all’altro capo del filo? Ma non si tratta solo di una scorrettezza, si tratta di una vera e propria illegittimità. Lo ha detto il Garante della privacy e lo ha confermato la Corte suprema, che ha convalidato una decisione del collegio presieduto da Antonello Soro.
La pronuncia ha rilevato l’effettuazione delle chiamate multiple attraverso un sistema, definito predictive. Esiste cioè un compositore numerico che connette gli operatori a quei numeri che danno risposta positiva. In caso di minor numero di operatori rispetto alle risposte positive, però, il destinatario, proprio in considerazione della prescelta modalità, è esposto al rischio di non ricevere risposta alla chiamata.
Fonte: www.italiaoggi.it//La Cassazione striglia i call center - News - Italiaoggi
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domenica 27 marzo 2016
La Cassazione striglia i call center: stop alle telefonate mute

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