Sconfitta per una donna: niente assegno di mantenimento a suo favore. Non contestabile il maggior reddito del marito, ma quest’ultimo deve anche far fronte ogni mese a un mutuo, con una rata di quasi mille euro. Ciò riporta in equilibrio, in sostanza, le forze economiche dei due coniugi (Cassazione, ordinanza 22603/15).
Il caso
Decisivo il passaggio in Appello: lì, a corredo della «separazione» di una coppia, viene revocato « l’assegno di mantenimento» riconosciuto in primo grado a favore della donna e fissato in «200 euro» mensili. Soddisfazione per l’uomo. Rabbia per la moglie, che propone ricorso in Cassazione, contestando la decisione messa ‘nero su bianco’ in secondo grado. Secondo il legale della donna, in sostanza, i giudici hanno trascurato la «stridente» differenza nella «capacità reddituale» dei due coniugi. E in questa ottica vengono messi a confronto i «redditi mensili netti» della oramai ex coppia: lui guadagna «2mila e 600 euro», lei solo «mille e 400 euro».
Evidente la sproporzione, ma, aggiungono i giudici, a riportare in equilibrio la situazione è un «mutuo» a carico dell’uomo. Più precisamente, egli «è obbligato al pagamento di una rata mensile pari a 990 euro», relativa a «un mutuo che gli ha consentito di acquistare» dalla moglie «la metà della casa coniugale» e che, di conseguenza, ha permesso alla donna «di acquistare una casa di proprietà in cui abitare dopo la separazione». Corretta, quindi, la valutazione compiuta in Appello, concludono i giudici di Cassazione. Detto in maniera chiara, «i redditi spendibili dai due ex coniugi sostanzialmente si equivalgono e consentono ad entrambi una vita dignitosa e non sostanzialmente dissimile da quella condotta in costanza di matrimonio». Di conseguenza, è giusto escludere il presunto «diritto» della donna a «un assegno di mantenimento».
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Lui guadagna quasi il doppio di lei, ma con un mutuo da mille euro al mese: niente mantenimento alla moglie - La Stampa
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lunedì 23 novembre 2015
Lui guadagna quasi il doppio di lei, ma con un mutuo da mille euro al mese: niente mantenimento alla moglie
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
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