sabato 24 ottobre 2015

Visitatore disattento non vede le scale della cripta: il custode non è responsabile

Un uomo ricorre in Cassazione per chiedere che una Parrocchia, in qualità di ente gestore del Duomo, sia condannata a risarcire i danni derivatigli da una caduta avvenuta proprio all’interno del Duomo. Il ricorrente attribuisce l’incidente alla scarsa illuminazione all’interno del Santuario ed all’inadeguata segnalazione delle scale dirette alla cripta. La richiesta era stata respinta tanto dal Tribunale quanto dalla Corte d’Appello.

La Cassazione (sentenza 20466/15) respinge il ricorso, sottolineando che la sentenza impugnata aveva ampiamente dimostrato l’adeguatezza dell’illuminazione all’interno del Duomo. In sede di Appello si era appurato che il fatto aveva avuto luogo durante la mattinata, in condizioni di buona visibilità e che le scale dirette alla cripta fossero individuabili già da una distanza di cinque o dieci metri. La Corte d’Appello aveva attribuito, quindi, la responsabilità dell’incidente alla disattenzione del ricorrente.

La Cassazione ha rilevato come il caso fortuito (articolo 2051 del codice civile) possa essere integrato anche da una colpa del danneggiato, dal momento che la pericolosità della cosa determina una prevedibilità del pericolo ed impone un comportamento improntato a massima cautela. La prevedibilità del pericolo con l’ordinaria diligenza esclude la responsabilità del custode.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Visitatore disattento non vede le scale della cripta: il custode non è responsabile - La Stampa

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