Con la pronuncia in analisi la Suprema Corte ha affrontato una tema quanto mai attuale, legato alla scriminante della legittima difesa e, nello specifico, alla peculiare figura della legittima difesa putativa ed ai suoi rapporti con l’eccesso colposo.
In via preliminare, appare opportuno precisare come la natura della suddetta esimente sia sempre stata oggetto di ampio dibattito dottrinale. A fronte di un primo risalente orientamento secondo il quale andava considerata come una sorta di “delegazione della funzione difensiva” da parte dello Stato in favore del cittadino per quelle situazioni in cui l’intervento dell’Autorità non potesse risultare tempestivo, o di una seconda visione che la concepiva alla stregua di una lotta all’illecito, si è poi fatta maggiormente strada la concezione che vi riscontra un residuo di “autotutela” del cittadino nei confronti di colui che agisce in spregio alla legge, riconoscendo, in tal senso, prevalente l’interesse di chi viene ingiustamente aggredito rispetto a quello di colui che realizza un comportamento antigiuridico (vim vi repellere licet).
Come è stato efficacemente osservato , l’autotutela che fonda la legittima difesa rappresenta la conseguenza necessaria ed inevitabile del riconoscimento di diritti basilari in capo all’essere umano. Essa, infatti, affonda le proprie radici proprio nel fatto che quest’ultimo è titolare di una serie di diritti fondamentali, i quali sono recepiti e, conseguentemente, tutelati dall’ordinamento giuridico. Se alla vita, all’incolumità e alla libertà personale è riconosciuto il rango di diritti umani inviolabili sia a livello nazionale (artt. 2, 3 e 13 Cost.) che comunitario (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) , è allora quantomai opportuno che ciascuno possa agire in via di autotutela per la loro protezione.
Ecco quindi che la legittima difesa finisce per possedere un carattere ambivalente, al tempo stesso sia privatistico (trattandosi, appunto, di un diritto preesistente ed innegabile dell’individuo), che pubblicistico (quale strumento di salvaguardia dell’ordinamento).
Tutto ciò premesso, occorre evidenziare come la sentenza in analisi abbia il merito di delineare e, conseguentemente, esaminare con grande precisione la figura in analisi e le condizioni in presenza delle quali può operare, la qual cosa di certo assume una connotazione decisamente positiva, soprattutto a seguito dell’onda emotiva generata sul tema nell’opinione pubblica da recenti e numerosi casi di tentativi di rapina armata.
In particolare, la vicenda di cui si è dovuto occupare il Supremo Consesso concerne proprio l’assalto posto in essere da due uomini ai danni di un bar tabaccheria. Più nello specifico, la figlia della proprietaria, riuscita a sfuggire ad uno dei rapinatori, veniva inseguita da quest’ultimo. Il fratello della donna, vedendo la sorella inseguita da un uomo armato, affrontava in una colluttazione il rapinatore e, dopo avergli sottratto la pistola, approfittando di un momento in cui gli dava le spalle, esplodeva un colpo che raggiungeva il rapinatore alla spalla. A seguito della ferita riportata, l’uomo perdeva la vita e, per tale ragione, la Corte di Appello di Caltanissetta condannava l’imputato per il reato di cui agli artt. 55 e 589 c.p.
Scarica il contenuto al link sottostante:
www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2015/10/GP_ambito-di-operatività-della-legittima-difesa-_Scapin.pdf
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
domenica 4 ottobre 2015
L’ambito di operatività della legittima difesa: caratteristiche e limiti dell’autotutela del privato cittadino
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento