Voluntary disclosure con ripercussioni anche sul piano civilistico. L’incremento della sfera patrimoniale del contribuente derivante dalla regolarizzazione dei capitali in precedenza occultati può rimettere in discussione alcune situazioni giuridiche nei confronti di creditori, coniugi divorziati o eredi. Anche perché l’impossibilità di avvalersi retroattivamente della fiduciaria, per chi sceglie di effettuare il rimpatrio giuridico (mantenendo cioè gli asset all’estero), obbliga il contribuente a compilare in ogni caso il quadro RW di Unico per il 2014 e per parte del 2015 (ossia tra il 1° gennaio e il giorno in cui viene presentata l’istanza all’Agenzia delle entrate, data da cui parte l’intestazione fiduciaria). Con maggiori costi e oneri amministrativi senz’altro, ma anche con conseguenze in termini di «anonimato» verso terzi che rischia di venire meno. Basti pensare al caso in cui il contribuente abbia deciso di far seguire la voluntary disclosure a un professionista diverso da quello di fiducia, proprio per evitare il diffondersi di notizie relative alla collaborazione volontaria. Sono queste alcune riflessioni emerse nei giorni scorsi in alcuni incontri tra operatori. «Il tutto condito dal fatto che l’accesso all’Anagrafe dei rapporti bancari e finanziari a certe condizioni è oggi permessa non solo all’amministrazione finanziaria, ma anche ai terzi», aggiunge Roberto Lenzi, avvocato patrimonialista dello studio Lenzi e Associati.
Riapertura fallimento. Il codice civile reca una norma di portata imperativa dettata dall’art. 2740 (responsabilità patrimoniale del debitore): egli risponde dei suoi debiti con tutto il suo patrimonio presente e futuro. Solo la legge può limitare questa responsabilità. Ma, come già era avvenuto in sede di scudo fiscale, la voluntary disclosure non fa eccezione. Se la regolarizzazione venisse a conoscenza dei terzi (tramite delazioni, anagrafe conti bancari, ecc.) vi potrebbero essere quindi conseguenze per il contribuente.
Fonte: www.italiaoggi.it//Voluntary, occhio all’ex moglie - News - Italiaoggi
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 7 agosto 2015
Voluntary disclosure, occhio all’ex moglie
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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