sabato 1 agosto 2015

Pensioni, da lunedì scattano i rimborsi (ma non per tutti). Ecco chi riceverà gli arretrati

Conto alla rovescia per i pensionati italiani, che da lunedì inizieranno ad incassare le somme dovute per la rivalutazione delle pensioni sancita da una recente sentenza della Consulta e recepita con decreto legge del Governo Renzi. Il rimborso degli arretrati, che scatta formalmente il 1° agosto, non sarà però per tutti.

Arrivano gli arretrati, ma non per tutti

L'Inca, il patronato della Cgil, in una nota diffusa per fare chiarezza e rispondere così alle numerose richieste ricevute nelle ultime settimane, spiega che gli arretrati «saranno calcolati per fascia, e non saranno per tutti». In particolare, la nota del patronato spiega che «i pensionati italiani che nel 2011 e nel 2012 hanno percepito trattamenti pensionistici compresi fra 3 e 6 volte il minimo, riceveranno automaticamente dall’Inps i rimborsi per gli arretrati e otterranno la rivalutazione della loro pensione mensile a partire dalla rata in pagamento ad agosto 2015 e infine un’ulteriore rivalutazione dell'importo mensile a partire dal 1 gennaio 2016».

Chi riceverà l’aumento 

«In sintesi -continua l'Inca- i destinatari sono coloro che hanno percepito nel 2011 pensioni comprese tra 1.405,05 euro e 2.810,10 euro lordi e nel 2012 tra 1.443,00 euro e 2.886,00 euro lordi; coloro che hanno avuto importi inferiori non hanno diritto a nulla perché le loro pensioni non hanno subito il blocco». Lo stesso vale, naturalmente, per gli importi superiori.

Esempio di calcolo per pensioni fino a 1.500 euro lordi 

Ecco un esempio di calcolo tratto da una circolare dell’Inps. Le pensioni superiori a 3 volte il minimo e pari o inferiori a 4 volte il minimo, fino dunque a 1500 euro, percepiranno dal 1 agosto una rivalutazione complessiva una tantum - calcolando gli arretrati 2012-2015 - di 796,27 euro. In particolare saranno restituiti 210,6 euro per il 2012 e 447,2 per il 2013. Per il 2014 e 2015, invece, la restituzione sarà pari rispettivamente a 89,96 euro e 48,51 euro.

Divisione in tre fasce per garantire i redditi più bassi

Il governo ha inoltre disposto che sia gli arretrati che le rivalutazioni dell'importo mensile vengano conteggiati in tre distinte fasce: fra 3 e 4 volte il minimo, fra 4 e 5 volte il minimo e tra 5 e 6 volte il minimo, con l'applicazione di percentuali di rivalutazione decrescenti al crescere della fascia, garantendo quindi in misura maggiore i redditi più bassi. In virtù di questo meccanismo, quindi, «per le pensioni che si avvicinano alle fasce più alta e cioè 6 volte il minimo, spesso l'importo della rivalutazione può essere considerato irrisorio», aggiunge il patronato.

Reintegro al 100% solo per pensioni fino a 3 volte il minimo

Andando nel dettaglio di quanto previsto dal decreto, per il 2012 e 2013, percepiranno un reintegro del 100% tutti i trattamenti di importo complessivo fino a tre volte il minimo; il reintegro scende al 40% per gli assegni superiori a 3 volte il minimo e fino a 4 volte; del 20% per quelli tra 4 e 5 volte il minimo; del 10% per quelli tra 5 e 6 volte il minimo. Per il 2014 e il 2015 invece la rivalutazione sarà riconosciuta a partire dalle pensioni superiori a 3 volte il minimo e fino a 6 volte e sarà pari al 20% della percentuale assegnata per ogni fascia di reddito per gli anni 2012-2013.

Lo stop alla rivalutazione delle pensioni è incostituzionale

La recente sentenza della Consulta ha annullato, bocciandolo, l'art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni, ossia la cosiddetta norma Fornero contenuta nel ''Salva Italia'' varato dal governo Monti. La norma, giudicata incostituzionale, prevedeva che, per il 2012 e 2013 «in considerazione della contingente situazione finanziaria», sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) scattasse il blocco della perequazione, ossia il meccanismo che adegua le pensione al costo della vita.

fonte: www.ilsole24ore.com//Pensioni, da lunedì scattano i rimborsi (ma non per tutti). Ecco chi riceverà gli arretrati - Il Sole 24 ORE

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