martedì 7 aprile 2015

“Tenuità del fatto”: ruba tavolette di cioccolata, il giudice archivia subito

Debutta nei tribunali l’archiviazione sprint per i reati che producono danni di lieve entità e il primo caso finisce davanti a un giudice della Spezia. L’imputato: un giovane dell’Est, 20 anni, che ha rubato tre tavolette di cioccolata Lindt all’Ipercoop Le Terrazze. Anzi: più che rubarle, ha tentato. Se l’è infilate in tasca e ha cercato di dribblare la barriera delle casse. Ma è stato bloccato da un guardiano all’uscita del supermercato.

Poi è arrivata la polizia: gli agenti hanno identificato il ladruncolo e hanno raccolto la querela del responsabile del grande magazzino. Le tavolette di cioccolata sono tornate al loro posto, intonse, sullo scaffale. Il caso è approdato ieri mattina sul tavolo del giudice. Il pm Federica Mariucci, lette le carte, ha subito chiesto l’archiviazione per la “tenuità del fatto”, il nuovo istituto in vigore da ieri. Il gip ha firmato il non luogo a procedere. Fino al giorno precedente, la trafila sarebbe stata obbligata: rinvio a giudizio, poi un processo con l’accusa di furto e il rischio di una condanna da sei mesi ai tre anni.

Non è andata così, perché il caso rispettava tutte le condizioni, i paletti per poter applicare questa forma di “perdono” previsto dal decreto del governo: il giovane straniero era incensurato, era la prima volta che commetteva quel reato e il danno è stato di lieve entità. Anzi, in realtà non c’è stato nessun danno, perché la merce sottratta è tornata al suo posto, nemmeno danneggiata. E il furto, se non è seguito da violenza per garantirsi la fuga, è un reato che sta sotto la soglia prevista: una pena massima di cinque anni.

«Sono molto favorevole a questo nuovo istituto - ha spiegato il pm - ed è chiaro che si dovrà valutare caso per caso. M a credo che questa sia una disciplina necessaria: i tribunali sono sovraccarichi di procedimenti per delitti bagatellari». Questo tipo di “perdono” può essere concesso per una sola volta. Dell’archiviazione resterà comunque traccia nel casellario giudiziario, proprio perché i magistrati siano in grado, nel futuro, di poter sapere che la norma è già stata applicata e non concedere più questo beneficio.

E la parte offesa? Avrà comunque diritto al risarcimento del danno. L’archiviazione per “tenuità del fatto”, anzi, stabilisce che il reato è stato comunque compiuto e può essere fatta valere in sede civile. L’ultima contestazione sull’archiviazione sprint arriva però dagli avvocati, che potrebbero sollevare la questione davanti ai giudici costituzionali: considerato che l’imputato non può rifiutare questo beneficio, gli viene però negato il diritto di farsi processare, se lo volesse, per essere giudicato innocente.

fonte: www.ilsecoloxix.it//Archiviazione sprint - “Tenuità del fatto”: ruba tavolette di cioccolata, il giudice archivia subito | Liguria | La Spezia | Il Secolo XIX

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