Via libera in commissione Giustizia alla Camera al provvedimento che introduce il reato di tortura nell'ordinamento italiano. Il testo sarà in aula lunedì prossimo per la discussione generale. "L'impianto - osserva Donatella Ferranti - è rimasto nella sostanza quello votato dal Senato, ma abbiamo meglio puntualizzato la norma recependo quasi letteralmente le indicazioni della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Auspico ora - aggiunge la presidente della commissione Giustizia - un celere passaggio in aula e una rapida terza lettura a palazzo Madama in modo che quanto prima si possa colmare un pesantissimo ritardo adempiendo agli obblighi internazionali".
Il reato di tortura, in pratica, resta reato comune (punito con la reclusione da 4 a 10 anni), ma aggravato con pene da 5 a 12 anni se commesso dal pubblico ufficiale: "Abbiamo seguito le raccomandazioni del Comitato Onu contro la tortura e quanto emerso nel corso delle audizioni, da un lato - spiega Ferranti - marcando in maniera specifica gli elementi determinanti per il reato commesso dal pubblico ufficiale e dall'altro individuando con più puntualità gli elementi oggettivi e soggettivi della condotta al fine di evitare improprie sovrapposizioni con altri delitti già puniti dal codice penale". Ma non solo, in commissione - sottolinea ancora Ferranti - "abbiamo anche raddoppiato i termini di prescrizione".
In sintesi, potrà essere incriminato del reato di tortura chi, con violenza o minaccia ovvero con violazione dei propri obblighi di protezione, cura o assistenza, cagiona intenzionalmente a una persona a lui affidata o sottoposta alla sua autorità acute sofferenze fisiche o psichiche al fine di ottenere informazioni o dichiarazioni o infliggere una punizione o vincere una resistenza o ancora in ragione dell'appartenenza etnica, dell'orientamento sessuale o delle opinioni politiche o religiose. E se a torturare sarà un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri, scatta la pena aggravata fino a 12 anni.
fonte: www.ilsole24ore.com/Askanews/Reato di tortura: ok della Commissione Camera, prossima settimana in aula
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
sabato 21 marzo 2015
Reato di tortura: ok della Commissione Camera, prossima settimana in aula
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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