venerdì 27 marzo 2015

Nozze nulle per la Chiesa, ma non per lo Stato se i coniugi hanno convissuto per almeno tre anni

La Corte d’appello di Roma respinge la domanda di un marito per ottenere il riconoscimento della sentenza emessa dal Tribunale ecclesiastico regionale del Lazio, con la quale era stata dichiarata la nullità del matrimonio contratto con il rito concordatario. La Cassazione (sentenza 6016/15) ricorda di aver già risolto (con le decisioni n. 16379/14 e 16380/14) il contrasto sull’esistenza di un limite alla dichiarazione di efficacia delle sentenze emesse dai Tribunali ecclesiastici in merito alla nullità, secondo l’ordinamento canonico, dei matrimoni celebrati con il rito concordatario. Il limite è costituito dalla necessità di tutelare il cosiddetto "matrimonio-rapporto", caratterizzato da una congrua convivenza matrimoniale: «il matrimonio-rapporto, al quale va ricondotta la situazione giuridica “convivenza tra i coniugi” o “come coniugi”, trova fondamento nella Costituzione, nelle Carte Europee dei diritti e nella legislazione italiana, in maniera tale da costituire la rappresentazione di molteplici aspetti e dimensioni dello svolgimento della vita matrimoniale, che si traducono, sul piano rilevante per il diritto, in diritti, doveri, responsabilità». La convivenza fra i coniugi è un elemento essenziale, determinante. La Cassazione spiega «i caratteri che deve assumere, per i fini che qui interessano, la convivenza coniugale, sotto il profilo della riconoscibilità dall’esterno, nonché della stabilità, individuando, sulla base di specifici riferimenti normativi, una durata minima di 3 anni». Questo limite non opera se la domanda è presentata congiuntamente dalle parti. Il ricorso dell'uomo è in contrasto con i principi richiamati: il rilievo circa la convivenza fra i coniugi ha uno spessore particolare, se si considera che il rapporto si era protratto per un periodo considerevole (35 anni), durante il quale erano nati tre figli. La Suprema Corte respinge il ricorso.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Nozze nulle per la Chiesa, ma non per lo Stato se i coniugi hanno convissuto per almeno tre anni - La Stampa

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