venerdì 13 marzo 2015

La guardia si trasforma in ladro: piccolo furto, ma fiducia persa per sempre. Il danno non è lieve

La Corte d’appello condanna un imputato per il reato di furto. L’uomo ricorre in Cassazione, lamentando la mancata applicazione dell’attenuante della speciale tenuità del danno causato alla persona offesa. Infatti, aveva restituito il bene sottratto (una telecamera) in perfette condizioni. Il ricorrente deduceva che il riferimento al valore del bene, fatto in sentenza, avrebbe potuto essere decisivo soltanto in caso di perimento definitivo del bene, di mancato recupero o inservibilità di quello restituito. Perciò, la tenuità del danno doveva essere ravvisata per il pregiudizio minimo limitato al ridotto lasso di tempo in cui la persona offesa era rimasta priva dell’oggetto.

La Corte di Cassazione (sentenza 8530/15) ricorda che, ai fini della configurabilità dell’attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale cagionato, bisogna valutare, oltre al valore economico del bene, anche gli ulteriori effetti pregiudizievoli causati alla persona offesa dalla condotta delittuosa. Nel caso, la condotta dell’imputato aveva determinato una grave lesione del rapporto fiduciario, considerando che l’autore era un agente delle forze dell’ordine che aveva commesso il furto all’interno del proprio commissariato. Tale circostanza impediva la concessione dell’attenuante. Per questi motivi, la Cassazione rigetta il ricorso.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - La guardia si trasforma in ladro: piccolo furto, ma fiducia persa per sempre. Il danno non è lieve

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