«Credo che il secondo semestre del 2015 potrà vedere l’avvio concreto di operatività di Banca dati e Laboratorio, dotando così la polizia giudiziaria e la magistratura di un nuovo, efficace mezzo di conduzione delle indagini e lotta alla criminalità». Ad annunciare l’operatività del sistema in tempi brevi è il Ministro Orlando, con una relazione inviata ad un convegno tenutosi ieri a Roma.
Dopo alcuni anni dall’adesione dell’Italia al Trattato siglato a Prüm nel 2005, si assiste ad un’accelerazione nella realizzazione di una Banca dati per il DNA. Fase preliminare per garantire l’operatività della Banca dati è l’ultimazione del collaudo del Laboratorio centrale, ormai in via di definizione. «Dopo l’immissione degli allievi nel Laboratorio, per la formazione sul campo, e dopo il collaudo, si potrà procedere all’accreditamento del Laboratorio, necessario per passare alla fase di raccolta e conservazione dei profili genetici», chiarisce il Ministro. Nel frattempo i singoli istituti penitenziali sono già stati dotati delle cosiddette «stanze bianche» fornite dei kit necessari per il prelievo del DNA dei detenuti. Lo scopo dell’operazione è la «genotipizzazione, la raccolta del DNA, di circa 70.000 persone già condannate.
Una volta a regime, il sistema consentirà quanto viene già fatto in gran parte dei Pesi europei: confrontare le tracce biologiche sulla scena di un reato con i profili dei pregiudicati». Nell’ambio di queste novità, il Ministro Orlando ci tiene a sottolineare come sia giusto «richiamare i profili di garanzia dei cittadini e della loro libertà», in quanto «l’ambito di applicazione è circoscritto alla raccolta del DNA nei confronti di autori o presunti autori di reati, oltre che di un numero circoscritto di persone offese o potenzialmente offese da reati», quali ad esempio persone scomparse o persone decedute non identificabili. Grazie anche al fatto che le procedure di raccolta presentano forti profili di garanzia in relazione all’anonimato dei campioni raccolti, i quali saranno poi incrociati con i dati anagrafici della banca dati delle impronte, possiamo attenderci grandi passi avanti nella lotta alla criminalità, senza temere per la tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Banca dati del DNA: è questione di mesi
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venerdì 6 febbraio 2015
Banca dati del DNA: è questione di mesi
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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