mercoledì 14 gennaio 2015

Lavoro in cantiere: il capo deve essere anche un maestro

Condannato il titolare di una ditta edilizia che non fornisce adeguata formazione a dei dipendenti minorenni in materia di sicurezza e salute al momento di inizio dell’attività lavorativa in cantiere. Così si è espressa la Cassazione nella sentenza 43427/14.

Il caso

Il titolare di una ditta edilizia veniva condannato per non aver fornito a due lavoratori minorenni un’adeguata informazione sui rischi per la sicurezza e la salute e sulle misure di prevenzione in atto presso il proprio cantiere. Ulteriori condanne gli venivano poi inflitte per aver omesso un’adeguata formazione al momento dell’inizio dell’attività e per non aver redatto il piano operativo di sicurezza. L’imputato ricorreva in Cassazione, lamentando il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e affermando che non era stato provato che fosse titolare della ditta, né che i due ragazzi stessero lavorando presso il cantiere. Il primo motivo di ricorso è accolto: la motivazione dei giudici di merito era stata, infatti, insufficiente. Al contrario, il secondo motivo viene ritenuto infondato: i giudici di merito avevano ricostruito correttamente che i minorenni stavano lavorando per conto del ricorrente, il quale aveva anche omesso di redigere il piano operativo di sicurezza.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Lavoro in cantiere: il capo deve essere anche un maestro

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