Il pianeta giustizia, con le sue lungaggini, gli errori e le manette facili, nasconde un lato oscuro: lo Stato si lava la coscienza con i risarcimenti per gli sfortunati che sono finiti incolpevolmente negli ingranaggi della Giustizia. E basta vedere l’entità dei risarcimenti, per capire che il fenomeno è clamoroso.
In carcere ingiustamente
Si prenda il caso delle ingiuste detenzioni: cittadini che sono stati portati ingiustamente in carcere in custodia cautelare e dopo sono stati assolti o addirittura prosciolti «perché il fatto non costituisce reato». Ebbene, nel corso del 2014 sono state accolte dai giudici delle corti d’appello 995 domande di risarcimento e liquidati 35,2 milioni di euro. Soldi che si sarebbero potuti spendere per migliorare la giustizia medesima.
A scorrere le statistiche - secondo le schede approntate dal ministero dell’Economia e Finanze appena recapitate al ministero della Giustizia - in un anno c’è stato un incremento del 41,3% dei pagamenti. Nel 2013, le domande accolte erano state 757, per un totale di 24,9 milioni di euro.
Fanno impressione anche i numeri complessivi. Da quando esistono i risarcimenti per ingiusta detenzione, cioè dal 1991, lo Stato ha speso la stratosferica cifra di 580 milioni di euro. Complessivamente, nel giro di 15 anni, sono 23.226 i cittadini che hanno sofferto di una custodia cautelare ingiusta e che perciò sono stati risarciti. Si consideri che per non far esplodere oltremodo la spesa, la legge stabilisce un tetto di 516.400 euro per singolo risarcimento.
Catanzaro maglia nera
Se si entra nel dettaglio, città per città, spicca Catanzaro, con un 6,2 milioni di euro in risarcimenti per 146 persone ingiustamente detenute nel 2014. Segue Napoli, dove le domande accolte sono state 143 domande e i risarcimenti ammontano a 4,2 milioni di euro. A Palermo, a fronte di una spesa liquidata pressoché equivalente, pari a 4,4 milioni di euro, i casi di ingiusta detenzione sono soltanto 66. Nella Capitale, 90 i fascicoli accolti per ingiusta detenzione e 3,2 milioni di euro i risarcimenti.
Gli errori giudiziari
Ma il 2014 registra un incremento record dei pagamenti anche per i casi di errore giudiziario: si è passati dai 4640 euro del 2013 relativamente a 4 casi, a 17 casi e a 1,6 milioni di euro del 2014. È stata disposta una superliquidazione per oltre 1 milione di euro a Catania; il resto è andato a 12 persone a Brescia, due a Perugia e una a Milano e Catanzaro.
Dal 1991 al 2014, per gli errori giudiziari sono stati liquidati complessivamente 31,8 milioni di euro. Qui non si risarcisce un’ingiusta custodia cautelare, bensì una condanna sbagliata e magari anche un lungo periodo di detenzione. Perciò non c’è tetto ai risarcimenti e da un anno all’altro ci possono essere enormi oscillazioni. Finora il record era un risarcimento da 4,6 milioni di euro. Ma sempre a Catania si sta discutendo di una richiesta eccezionale, avanzata dal signor Giuseppe Gulotta, condannato ingiustamente per l’omicidio di tre carabinieri ad Alcamo Marina, il quale ha scontato 22 anni di carcere da innocente: ha chiesto 69 milioni di euro allo Stato.
fonte: www.lastampa.it//La Stampa - Gli errori della Giustizia ci costano oltre 35 milioni
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mercoledì 14 gennaio 2015
Gli errori della Giustizia ci costano oltre 35 milioni
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