Appunti contenenti importi di denaro al fianco dei nominativi dei dipendenti. Da qui, tutto il resto: la presunzione di pagamenti fuori busta, l’accertamento induttivo sulla base dell’infedeltà della dichiarazione, emersa dal confronto con gli appunti, la determinazione di maggiori ricavi non contabilizzati ai fini delle imposte dirette e indirette (di uguale importo alle cifre segnate), e ulteriori ricavi pari al 2% dei compensi elargiti. Tutto secondo una corretta procedura, come affermato dall’Appello e confermato dalla Cassazione.
Con la sentenza del 1° ottobre scorso, n. 20675, la Suprema Corte rigetta il ricorso del contribuente: la sentenza di merito, che riconosce la legittimità dell’accertamento e del relativo avviso, non contiene errori. Il ricorso all’accertamento induttivo, come chiarito dalla Corte, è, infatti, autorizzato anche in base ad “altri documenti”, “ad altre scritture contabili”, diverse da quelle “previste per legge eventualmente regolari” (art. 54, comma 1, D.P.R. n. 633/72). Che, in altre parole, vuol dire che l’infedeltà della dichiarazione dev’essere accertata mediante il confronto della completezza, esattezza e veridicità delle registrazioni sulla scorta, fra l’altro, di “altri documenti”. Nel caso, i menzionati appunti.
Fatte queste precisazioni, la Corte, ha negato l’uso di presunzioni a catena lamentato dal ricorrente, respingendo anche le accuse circa l’impossibilità di presumere dai pagamenti in nero maggiori ricavi non contabilizzati costituenti base imponibile IRAP. Ma per gli Ermellini “sarebbe stato contradditorio” riconoscerli “ai fini IVA e non ai fini IRAP”.
Fonte: Fiscopiù - Giuffrè per i Commercialisti - www.fiscopiu.it/La Stampa - I compensi “in nero” ai dipendenti fanno presumere maggiori ricavi
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 3 ottobre 2014
I compensi “in nero” ai dipendenti fanno presumere maggiori ricavi
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento