venerdì 8 agosto 2014

Rapina, calza leggera sul viso: inutile e dannosa. Scatta l’aggravante

Ai fini della sussistenza della circostanza aggravante del travisamento nel delitto di rapina, è sufficiente una lieve alterazione dell’aspetto esteriore della persona, conseguita con qualsiasi mezzo, anche rudimentale, purché idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona stessa. È quanto affermato dalla Cassazione nella sentenza 21890/14.

Il caso

La Corte d’appello di Brescia condannava un imputato per il reato di rapina aggravata dal travisamento, in quanto, secondo l’accusa, avrebbe, con il volto coperto da una calza di nylon, spingendo la porta di casa della vittima e minacciandola, preso una somma minima di denaro e due cellulari. L’imputato ricorreva in Cassazione, lamentando la ritenuta sussistenza della circostanza aggravante collegata al travisamento, poiché la calzamaglia indossata sul viso era così leggera da non impedire alla vittima di individuarne i tratti somatici, descritti, infatti, puntualmente in seguito. Analizzando la domanda, la Corte di Cassazione reputava che non rilevasse il fatto che la calza, per la sua leggerezza, non avesse impedito del tutto la visualizzazione dei tratti somatici, in quanto, ai fini della sussistenza della circostanza aggravante del travisamento nel delitto di rapina, è sufficiente una lieve alterazione dell’aspetto esteriore della persona, conseguita con qualsiasi mezzo anche rudimentale, purché idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona stessa. Per questi motivi, la Corte di Cassazione rigettava il ricorso.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Rapina, calza leggera sul viso: inutile e dannosa. Scatta l’aggravante

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