mercoledì 5 febbraio 2014

Moglie maltrattata: secondo le valutazioni del giudice, l’epilessia non influenza l’attendibilità delle accuse

Il giudice può trarre il proprio convincimento circa la responsabilità dell’imputato anche dalle sole dichiarazioni rese dalla persona offesa, sempre che sia sottoposta a vaglio positivo circa la sua attendibilità e senza la necessità di applicare le regole probatorie (art. 192, commi 3 e 4, c.p.p.) che richiedono la presenza di riscontri esterni. È quanto emerge dalla sentenza della Cassazione 44184/13.

Il caso

Un imputato era stato condannato, in sede di merito, per il delitto di violenza sessuale in danno della moglie e maltrattamenti in famiglia che avevano cagionato lesioni personali giudicate guaribili in sette giorni. Contro la sentenza, l’imputato ha presentato ricorso per cassazione. A suo dire, la prova sarebbe stata fondata solo sulle dichiarazioni rese dalla persona offesa, costituitasi parte civile, la cui attendibilità avrebbe dovuto essere vagliata attentamente. Per la Suprema Corte le censure mosse alla sentenza impugnata sono infondate, in quanto non forniscono elementi concreti e specifici di critica al compendio motivazionale svolto dai giudici di merito, risultato completo, esaustivo e coerente. Nel caso, come affermato dagli Ermellini, i giudici territoriali hanno verificato e dato conto delle ragioni dell’attendibilità della donna in senso globale, «tenendo conto di tutte le dichiarazioni e circostanze del caso concreto e di tutti gli elementi acquisiti al processo». Secondo Piazza Cavour, i giudici hanno ritenuto che il grado di epilessia della persona offesa non avesse influenza sull’attendibilità delle dichiarazioni rese dalla stessa, che erano risultate prive di astio o ragioni di rivalsa nei confronti del marito e hanno anche ampiamente illustrato nella motivazione della decisione i riscontri esterni a quanto narrato sugli episodi di maltrattamento posti in essere dal marito, consistenti nelle testimonianze de relato dei genitori, del maresciallo e del medico in servizio alla Guardia medica intervenuto nell’abitazione. Alla luce di ciò, il ricorso è stato rigettato.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Moglie maltrattata: secondo le valutazioni del giudice, l’epilessia non influenza l’attendibilità delle accuse

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