mercoledì 26 febbraio 2014

Fatture false: concorso di reato per emissione ed inserimento in dichiarazione

La vicenda riguarda una persona fisica imputata del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. A fronte di tale reato la Corte di Appello riformava parzialmente la sentenza del Tribunale riconoscendo il vincolo della continuazione tra i fatti oggetto del procedimento stesso e quelli oggetto di precedente sentenza, ormai irrevocabile, emessa dalla Corte d'Appello stessa. Si rideterminava la pena in tre anni e sei mesi di reclusione, pena che portava l'imputato a ricorrere in Cassazione. La Suprema Corte, Sezione penale, con la sentenza n. 7324 depositata il 17 febbraio 2014 , ha precisato che vi è concorso di reato per chi emette le fatture false e le utilizza nella propria dichiarazione dei redditi. Quanto stabilito si basa sulla corretta interpretazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 74/2000 che recita “1. in deroga all'art. 110 del c.p.: a) l'emittente di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e chi concorre con il medesimo non è punibile a titolo di concorso nel reato previsto dall'art. 2; b) chi si avvale di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e chi concorre con il medesimo non è punibile a titolo di concorso nel reato previsto dall'art. 8”. Gli ermellini affermano che nel caso in cui lo stesso soggetto agente operi sotto una doppia e diversa veste, quella di amministratore del soggetto giuridico che emette le fatture e quella di amministratore che utilizza dette fatture, viene preclusa l'applicabilità dello speciale regime derogatorio dell'art. 9.

Fonte: http://fiscopiu.it/La Stampa - Fatture false: concorso di reato per emissione ed inserimento in dichiarazione

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