giovedì 23 gennaio 2014

Sì all’utilizzazione delle intercettazioni in altro procedimento se i reati sono connessi

Il procedimento è da considerarsi identico e dunque va escluso il divieto di utilizzazione delle intercettazioni quando tra il contenuto dell’originaria notizia di reato, alla base dell’autorizzazione, e quello dei reati per cui si procede vi sia una stretta connessione sotto il profilo oggettivo, probatorio, o finalistico. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza 3253/2014, rigettando il ricorso di un uomo agli arresti domiciliari, per associazione a delinquere e ricettazione di auto straniere, che contestava l’utilizzabilità delle intercettazioni perché disposte in un diverso procedimento pendente presso altra procura, quella di Palermo

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