La Cassazione sottolinea la differenza tra stile e tenore di vita e riconosce l’assegno divorzile alla donna, anche se benestante. E’ quanto emerge dalla sentenza 23442/13.
Il caso
1200 euro, questo l’ammontare dell’assegno divorzile che il marito deve versare alla sua ex, in relazione all’entità del patrimonio dei coniugi. Uno stile di vita alto, che deve essere mantenuto da entrambi anche dopo il divorzio. Ecco perché i giudici di merito hanno ritenuto equo l’importo dell’assegno. L’uomo però non è d’accordo e propone ricorso per cassazione. Anche perché – sostiene – non sono state valutate le potenzialità economiche della sua ex moglie – primario ospedaliero - in funzione della sua capacità di conservare un tenore di vita analogo a quello in costanza di matrimonio. Un tenore di vita soltanto immaginato, visto che, nel caso concreto, non si era neanche instaurata una vera convivenza e consolidato un regime di vita comune, almeno secondo quanto sostenuto dal ricorrente. La Cassazione, tuttavia, ritiene che al fine dell’accertamento del diritto all’assegno divorzile, non bisogna confondere lo stile con il tenore di vita. Infatti, «anche in presenza di rilevanti potenzialità economiche un regime familiare può essere infatti improntato a uno stile di ‘understatement’ o di rigore ma questa costituisce una scelta che non può annullare le potenzialità di una condizione economica molto agiata» quale era quella dei due coniugi. Ciò di cui deve tenersi conto, inoltre, è la rilevanza delle aspettative che una convivenza con un coniuge possessore di un importante patrimonio immobiliare legittimamente determina dell’altro coniuge, anche se tale aspettativa può non materializzarsi in un vistoso cambiamento di stile di vita. I giudici di legittimità sottolineano, infine, che la donna godeva di un tenore di vita sensibilmente più elevato di quello che può sostenere dopo la fine del suo matrimonio, «sia pure fruendo di una rispettabile posizione economica».
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Matrimonio lampo: l’ex marito deve pagare, anche se lei è benestante
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lunedì 27 gennaio 2014
Matrimonio lampo: l’ex marito deve pagare, anche se lei è benestante
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