giovedì 5 dicembre 2013

Ricco sì, ma non stupido: razionale la scelta di risparmiare e fare scorta di eroina. Riconosciuto l’uso personale

Condizioni finanziarie buone, ma ciò non toglie che il consumatore possa decidere, comunque, di mettere da parte una scorta, con un corposo acquisto ad hoc: per questo, è possibile riconoscere l’«uso personale» di eroina (Cassazione, sentenza 27346/13).

Il caso
Fatale, per un uomo di mezza età, è un viaggio ferroviario: lì, difatti, viene beccato in possesso di 7 grammi e mezzo di eroina – suddivisi in ben 48 dosi –, e accusato di aver detenuto la sostanza stupefacente «per la destinazione a terzi». Ebbene, per i giudici di secondo grado, è verificabile, e verificata, l’ipotesi dello spaccio, soprattutto tenendo presenti le «condizioni personali» dell’uomo: egli «per sua stessa ammissione, aveva condizioni economiche che gli consentivano di procurarsi agevolmente qanto necessario alle sue esigenze di tossicodipendente, senza necessità di fare scorte consistenti, che potevano trovare giustificazione» solo alla luce di eventuali «difficoltà economiche» per il «recarsi più volte nei luoghi di approvvigionamento». Conseguenziale è la sanzione nei confronti dell’uomo, condannato a «tre anni di reclusione e 10.000 euro di multa». Libera scelta. Ma tale prospettiva viene completamente azzerata dai giudici della Cassazione, i quali, accogliendo il ricorso proposto dall’uomo, sottolineano che «la disponibilità economica» dell’uomo non può portare ad escludere che egli «utilizzi le proprie sostanze in modo oculato, rientrando una tale valutazione tra le scelte che ogni individuo liberamente compie secondo una serie di parametri che non si prestano a generalizzazioni». Ancor più chiaramente, è illogica l’idea secondo cui il «disporre di una buona condizione finanziaria sia incompatibile con la scelta di voler effettuare un acquisto, una scorta, a prezzo vantaggioso». Per questo, non è «sostenibile» l’idea di una «massima di esperienza» che «esclude che il soggetto benestante vagli attentamente la convenienza della sua scelta economica». E, all’interno di questo quadro, aggiungono i giudici, «illogico» è anche «aver escluso», come fatto in Appello, «la convenienza dell’acquisto sulla base della scarsa qualità della sostanza acquistata, atteso che si tratta di informazione evidentemente acquisita solo ex post». Detto in maniera più semplice, l’intero castello accusatorio crolla completamente: di conseguenza, ogni contestazione nei confronti dell’uomo viene azzerata in maniera definitiva.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Ricco sì, ma non stupido: razionale la scelta di risparmiare e fare scorta di eroina. Riconosciuto l’uso personale

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