giovedì 24 ottobre 2013

Con il rosso non si passa, con il giallo attenzione, con il verde… anche

Partenza sprint allo scattare del semaforo verde, ma il conducente avrebbe dovuto accertarsi che non ci fossero pedoni nel cono d’ombra anteriore del camion. Anche perché la posizione del mezzo era in posizione irregolare. La Cassazione, con la sentenza 23307/13, ha dunque rigettato il ricorso dell’imputato.

Il caso
Semaforo con luce verde, e l’autocarro parte ma, purtroppo, il conducente non si accorge della presenza di un pedone in fase di attraversamento e l’investe, cagionandone la morte. I giudici di merito ritengono che la condotta del guidatore sia stata negligente, imprudente e in violazione dell’art. 191, comma 1, del codice della strada, che disciplina il comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni. Risultato? 6 mesi di reclusione e sospensione della patante di guida. Questo perché, spiegano i giudici, la vittima aveva iniziato l’attraversamento pedonale con la luce gialla del semaforo, ma l’imputato aveva fermato il mezzo in posizione irregolare, in modo da occludeva completamente l’attraversamento pedonale. Nel ricorso per cassazione presentato dall’imputato, si evidenzia che i giudici avevano, erroneamente, dato per scontata la possibilità di avvistamento laterale del pedone, senza indicare il comportamento che l’imputato avrebbe dovuto tenere nelle circostanze di luogo e di tempo. La Corte di legittimità, però, sottolinea che la posizione irregolare del mezzo, seppur non volontariamente cagionata dal conducente, arrecava un sensibile intralcio, «fonte di grave pericolo per l’incolumità dei pedoni in fase di attraversamento». Di conseguenza – spiegano gli Ermellini – l’imputato «avrebbe dovuto ispezionare attraverso tutti gli specchietti la situazione della strada intorno a sé e, nuovamente scattato il verde, avrebbe dovuto ipotizzare che qualcuno potesse ancora trovarsi nel cono d’ombra anteriore del camion, ovvero nei pressi dello stesso e, quindi, attendere qualche secondo prima di partire e non invece partire immediatamente allo scattare del verde». Insomma, con tali motivazioni, la Cassazione rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - Con il rosso non si passa, con il giallo attenzione, con il verde… anche

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