Corte di cassazione - Sezione III civile - Sentenza 30 agosto 2013 n. 19962
Il comune paga i danni al proprietario del fondo danneggiato a causa dell’insediamento di un centro residenziale privo di fognature, sicché le acque si sono infiltrate nella roccia sgretolandola. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 19962/2013 confermando il giudizio di primo e secondo grado.
In particolare è stata bocciata la doglianza per cui il giudice avrebbe violato l’articolo 4 della legge 2248 del 1865 imponendo un facere specifico all’amministrazione.
Secondo la Suprema corte, infatti, “la domanda di risarcimento anche in forma specifica avanzata nei confronti del Comune non investe atti e scelte autoritative del comune, ma una attività materiale soggetta allo ius privatorum e con essa al precetto civile del neminem laedere”.
Fonte: ilsole24ore
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