La Stampa - Accertamenti bancari anche su chi non ha partita IVA
L’Amministrazione Finanziaria può richiedere a chiunque di giustificare i movimenti risultanti dai conti correnti. In questo modo le prospettive di accertamento riservate all'Ufficio si estendono a ogni contribuente, a prescindere dall'attività svolta. La sentenza 8047/13 della Cassazione, che in realtà verte su un fatto di causa piuttosto articolato, contiene, fra le righe delle motivazioni che conducono alla decisione, un principio estremamente rilevante, che muta, ampliandone il raggio, le prospettive di accertamento riservate all’Ufficio. Nella pronuncia in esame si richiama l’art. 51, comma 2, nn. 2) e 7), D.P.R. n. 633/1972, che, ricordiamo, prevede, fra i compiti dell’Amministrazione nell’ambito della verifica delle dichiarazioni, da un lato la possibilità di richiedere al contribuente di presentarsi per esibire documenti e scritture, e, dall’altro, di ottenere dagli Istituti di credito la documentazione bancaria utile ai controlli. Il punto è che secondo i giudici di legittimità «tale presunzione ha portata generale e riguarda le dichiarazioni dei redditi di qualsiasi contribuente, a prescindere dall’attività svolta». Ciò che in parte sorprende è che la norma citata fa parte, come noto, del decreto IVA, e quindi si penserebbe rivolta esclusivamente ai soggetti esercenti attività di impresa, arti o professioni. È lo stesso art. 51, comma 2, n. 2), primo periodo, a specificare infatti che per adempiere ai propri compiti «gli uffici possono invitare i soggetti che esercitano imprese, arti o professioni, indicandone il motivo, a comparire di persona o a mezzo di rappresentanti», ciò che sembrerebbe delimitare i poteri conferiti a queste specifiche categorie di contribuenti. Le conclusioni della Corte appaiono dunque estremamente significative, dando all’Amministrazione Finanziaria facoltà di effettuare controlli ancora più estesi anche su soggetti che sinora non sembravano toccati da simili tipologie di verifica.
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
lunedì 12 agosto 2013
Accertamenti bancari anche su chi non ha partita IVA
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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