Il presidente Massimiliano Fedriga ha convocato in videoconferenza la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il Dl Semplificazione e Dl Governance del Pnrr sono gli argomenti all’ordine del giorno, con una riflessione ulteriore sulle linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali, già licenziate dalla Conferenza delle Regioni. Soprattutto nella riunione verranno valutate le possibilità di «definire indicazioni e misure comuni per la zona bianca».
Che sarà una “zona bianca rafforzata” per evitare il rischio di una repentina retrocessione nel caso in cui l'incidenza settimanale dei contagi dovesse risalire, anche se di poco, oltre i 50 casi ogni 100mila abitanti. Le prime tre Regioni che dovrebbero essere promosse ad inizio della prossima settimana sono Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. L'idea è quella di introdurre nuovi meccanismi condivisi a livello nazionale affinché sia tutelata la continuità delle aperture nei territori che hanno la più bassa diffusione del virus. E allo stesso tempo scongiurare un nuovo “effetto Sardegna”, la regione che dopo essere finita in zona bianca a marzo ha registrato un notevole aumento dei contagi finendo in zona rossa.
Una prima ipotesi è quella del coprifuoco alle 24. in zona bianca non sarebbe previsto, ma è una principali misure anti-assembramento sulla movida, come l'obbligo di consumare solo seduti ai tavolini di bar e ristoranti all'aperto senza sostare in piedi davanti ai locali. Certa, invece, la proposta di poter rientrare in zona bianca dopo un futuro passaggio in zona gialla senza dover aspettare necessariamente tre settimane consecutive di dati incoraggianti.
Il trend in miglioramento dei dati spinge la possibilità di limitare le restrizioni: il tasso di positività oggi è crollato al 1,2% - mai così basso nel 2021 - con 3.224 contati nelle ultime 24 ore, ma ancora 166 vittime registrate. Un'altra questione ancora aperta è quella sulle vaccinazioni in vacanza. Nonostante il Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, abbia invitato i cittadini ad una programmazione in funzione delle villeggiature escludendo altre ipotesi, c’è chi evidenzia difficoltà tecniche. Le 4 milioni e mezzo di dosi attese a fine maggio potranno essere la boccata di ossigeno per la ripresa. Con Draghi che avrebbe proposto di chiedere all'Ema di pronunciarsi sulla possibilità di mescolare i vaccini tra prima e seconda dose anche perché, secondo alcuni studi, è più efficace fare il richiamo con un vaccino diverso piuttosto che con lo stesso della prima dose.
fonte:lastampa.it
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