ll giudice deve convalidare l'arresto, in flagranza, fatto dai privati che inseguono l'autore di un reato del quale sono stati testimoni oculari e lo fermano fino all'arrivo dei carabinieri. Con la sentenza 13094, la Cassazione accoglie il ricorso del Pubblico ministero, che contestava la decisione con la quale il tribunale aveva detto no alla convalida dell'arresto di una cittadina straniera, che aveva sottratto il bancomat ad una cliente all'interno dell'ufficio postale. La vittima aveva inseguito la donna per riavere il bancomat ma era riuscita solo a farsi malmenare, mentre meglio era andata agli altri inseguitori, anche loro presenti nell'ufficio postale, che erano riusciti a bloccare l'autrice del furto, prima dell'arrivo dei militari che l'avevano arrestata. Un'operazione che il tribunale si era rifiutato di considerare valida perché le forze dell'ordine, ad avviso dei giudici, non avevano agito in flagranza, ma sulla scia di informazioni ricevute dai soggetti presenti alle Poste. Inoltre i militari non avevano trovato la “refurtiva” addosso all'arrestata perché il bancomat era stato prontamente recuperato da uno dei dipendenti dell'ufficio postale prima del loro arrivo. Il tribunale aveva sottolineato come non sia possibile, secondo le Sezioni unite (sentenza 39131/2016) procedere all'arresto in flagranza sulla base di informazioni della vittima o di terzi fornite nell'immediatezza dei fatti. La Suprema corte ricorda però che il caso sul quale si è espresso il supremo collegio riguardava un episodio di lesioni personali e l'arresto era avvenuto dopo un inseguimento “investigativo” avvenuto grazie alle indicazioni fornite dalla vittima. Diversa la situazione in esame in cui ad arrestare non erano stati i carabinieri, arrivati solo alla fine, ma direttamente le persone che avevano colto in flagranza l'autore di un reato perseguibile d'ufficio. L'arresto fatto dai privati, secondo la Cassazione, è dunque in linea con il codice di rito penale (articoli 383 e 380)
fonte: Cassa Forense - Dat Avvocato
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giovedì 22 marzo 2018
Sì alla convalida dell'arresto in flagranza fatto da privati
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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