mercoledì 4 ottobre 2017

Furto al supermercato: no all’arresto in flagranza

Confermata l’accusa per rapina. Non convalidato, invece, l’arresto effettuato dalla polizia, poiché basato sulle informazioni fornite dal personale della struttura commerciale dopo che l’indagato era riuscito a fuggire.
Porta via una birra e due confezioni di tonno da un supermercato. Viene fermato un’ora dopo, in strada, dalla polizia. Per i Giudici l’arresto è da ritenere illegittimo (Cassazione, sentenza n. 45322/2017, depositata il 2 ottobre).
Convalida. Ricostruita facilmente la vicenda. Un uomo, originario del Senegal, finisce sotto accusa per «rapina impropria», avendo prelevato senza pagare «una birra e due scatolette di tonno» in un supermercato. La polizia riesce a rintracciarlo, e, trovandolo ancora in possesso del bottino, esegue l’arresto.
Quest’ultima operazione, però, viene censurata dal GIP del Tribunale. Secondo il giudice per le indagini preliminari «l’arresto, operato circa un’ora dopo lo svolgimento dei fatti, non è stato eseguito in flagranza» e quindi è da considerare illegittimo e «non va convalidato».
Stessa identica posizione assumono ora i giudici della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dal Pubblico Ministero.
Decisiva la constatazione che «l’arresto» è stato effettuato «sulla base delle indicazioni fornite dal personale del supermercato», dopo che lo straniero «era riuscito a fuggire, divincolandosi, e si era allontanato».
Logico, secondo i Giudici, parlare di «arresto illegittimo», poiché realizzato sulla base delle «informazioni fornite dalla vittima nell’immediatezza del fatto», non sussistendo «la condizione di quasi flagranza, che presuppone la immediata ed autonoma percezione, da parte di chi proceda all’arresto, delle tracce del reato e del loro collegamento inequivocabile con l’indiziato».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Furto al supermercato: no all’arresto in flagranza - La Stampa

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