venerdì 27 ottobre 2017

Ex moglie senza lavoro per occuparsi della famiglia: diritto all’assegno divorzile

Il Tribunale di Milano ritiene sussistano i presupposti per riconoscere il diritto della ex moglie a vedersi corrispondere l’assegno divorzile poiché, alla luce della complessiva valutazione di tutti gli indici indicati dalla Suprema Corte nella sentenza n. 11504/2017 dello scorso maggio, la stessa non può certo ritenersi economicamente indipendente, soprattutto in ragione della mancanza di un reddito da lavoro certo e stabile su cui fare affidamento e della ragionevole impossibilità oggettiva, data l’età, di poterselo procurare.
Apporto alla conduzione familiare. Dal punto di vista del “quantum”, il Tribunale conferma la misura dell’assegno stabilita in sede di separazione ritenendola ancora idonea a consentire alla convenuta un’esistenza libera e dignitosa, considerate sia le capacità reddituali dell’ex marito che, pur ridimensionate, restano significative, sia l’apporto personale dato dalla donna alla conduzione familiare e la significativa durata del matrimonio.
Imposizione fiscale. Si deve, poi, valutare anche la diversa incidenza fiscale per le parti: per la beneficiaria, infatti, l’imposizione fiscale riduce l’importo effettivamente percepito rispetto alla misura stabilita mentre, invece, l’uomo beneficia di una deduzione di pari entità dal proprio reddito complessivo.

Fonte: ilfamiliarista.it/Ex moglie senza lavoro per occuparsi della famiglia: diritto all’assegno divorzile - La Stampa

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