sabato 2 settembre 2017

I genitori potranno autocertificare di aver richiesto le vaccinazioni

Per l’anno scolastico 2017-2018, in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione, si potrà autocertificare di aver richiesto alle Asl di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate». È quanto prevede la circolare congiunta diramata da ministero della Salute e Miur per agevolare scuole e famiglie, chiarendo le disposizioni per l’imminente anno scolastico, alla luce di quanto previsto dalla legge vaccini.
«Proprio per agevolare le famiglie - spiegano i ministeri della Salute e dell’Istruzione, Università e Ricerca - per l’anno scolastico 2017-2018 la richiesta di vaccinazione» ai bimbi con profilassi ancora da fare «potrà essere effettuata anche telefonicamente (purché la telefonata sia riscontrata positivamente, con un appuntamento fissato), inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica ordinaria (Peo) o certificata (Pec) di una delle Asl della regione di appartenenza, o inoltrando una raccomandata con avviso di ricevimento. In tutti questi casi, e solo per l’anno scolastico 2017-2018», in alternativa alla presentazione richiesta formale di vaccinazione si potrà appunto autocertificare la domanda. La circolare, che «a breve sarà pubblicata sul sito dei due ministeri», contiene quindi «le indicazioni relative all’anno scolastico 2017-2018, per l’attuazione della legge in materia di prevenzione vaccinale».
Il documento ha «lo scopo di agevolare le famiglie nell’adempimento degli obblighi vaccinali, che sono al centro della nuova normativa approvata a tutela della salute pubblica, e di favorire un positivo rapporto scuola-famiglia in fase di prima attuazione della normativa. La comunicazione pubblicata oggi - evidenziano ancora i ministeri - fornisce, in vista dell’avvio delle lezioni, indicazioni chiare sul fronte della documentazione da presentare (con un dettaglio ulteriore rispetto alle comunicazioni già fornite per quanto riguarda le modalità di richiesta di un appuntamento per i vaccini alla propria Asl); sulle scadenze previste e sulla loro armonizzazione con il calendario scolastico e con l’effettivo avvio delle lezioni; sull’accesso a scuola». Per quanto riguarda i documenti, la circolare ricorda che «è possibile fornire alle scuole: idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge in base all’età; idonea documentazione comprovante l’avvenuta immunizzazione a seguito di una malattia naturale; idonea documentazione sanitaria comprovante la sussistenza dei requisiti per l’omissione o il differimento delle vaccinazioni; copia della formale richiesta di vaccinazione alla Asl territorialmente competente (con riguardo alle vaccinazioni obbligatorie non ancora effettuate), secondo le modalità indicate dalla stessa Asl per la prenotazione». Per quest’anno, per la richiesta alle aziende sanitarie delle profilassi mancanti, è ammessa l’autocertificazione.
Le scuole potranno inviare gli elenchi degli iscritti alle Asl
Da oggi le scuole e i servizi educativi per l’infanzia potranno trasmettere gli elenchi degli iscritti alle Asl competenti per territorio per consentire la verifica della regolarità vaccinale senza aggiungere oneri burocratici a famiglie e pubblica amministrazione. Lo ha deciso il garante della Privacy, che ha adottato un provvedimento urgente - con valenza generale - per consentire un trattamento dei dati non previsto dalla normativa sui vaccini se non prima del 2019.
La decisione risponde alla richiesta dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e di numerose altre amministrazioni su scala nazionale che hanno manifestato l’intenzione di effettuare uno scambio automatico di dati sulla regolarità vaccinale - anche in assenza di una specifica norma che lo consentisse - al fine di favorire il rispetto degli obblighi vaccinali nei termini previsti dalla legge.
Le scuole - sia quelli pubbliche, sia quelle private - e i servizi educativi per l’infanzia possono trasmettere l’elenco degli iscritti alle aziende sanitarie territorialmente competenti. Tali elenchi potranno essere usati per l’attività di verifica delle singole posizioni e per l’avvio delle procedure previste (ad esempio la convocazione dei genitori), nonché per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori la documentazione prevista dal decreto.
I vaccini non sono un’imposizione, ma frutto di una scelta democratica
Il Garante ricorda che le aziende sanitarie, di propria iniziativa, al fine di semplificare le procedure, possono già inviare alle famiglie i certificati o altre attestazioni vaccinali per consegnarli alle scuole, senza dover aspettare che siano i genitori stessi a richiederli, nonché inviare altre comunicazioni relative agli obblighi vaccinali, anche a seguito di accordi con gli istituti scolastici.
Ieri sono giunte richieste da parte di alcune regioni che vorrebbero poter comunicare direttamente alle scuole, anche tramite le aziende sanitarie, i dati sulle vaccinazioni effettuate dagli alunni. Il garante della Privacy ricorda però che se il trattamento di dati sensibili non è espressamente previsto da una disposizione di legge i soggetti pubblici possono richiedere al Garante di esprimersi in tal senso solo dopo aver adottato una norma regolamentare - con parere conforme dell’autorità - che specifichi i tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici a cura dei soggetti che ne effettuano il trattamento, in relazione alle specifiche finalità perseguite nei singoli casi e nel rispetto dei principi indicati del codice della privacy.
«Sin dall’inizio della vicenda il garante della privacy ha offerto la massima collaborazione ai Ministeri competenti e a tutte le altre amministrazione coinvolte.» - afferma il Presidente Antonello Soro - «Per aiutare ulteriormente famiglie, scuole e regioni, abbiamo ritenuto ora necessario intervenire, nei limiti che ci sono consentiti dalla legge, per semplificare la vita alle famiglie e consentire un più celere flusso di dati. Ci auguriamo che questo provvedimento ristabilisca chiarezza e limiti i possibili rischi legati a uno scambio dati effettuato in assenza di una regolamentazione omogenea su tutto il territorio».
«Con il nostro provvedimento è ora consentita la trasmissione dei registri degli iscritti dalle scuole alle Asl. Al momento, invece, manca un’adeguata base regolamentare che consenta il flusso inverso, ovvero la trasmissione di dati sensibili dalle Asl alle scuole. Resta naturalmente ferma la nostra disponibilità a esaminare ogni soluzione normativa che possa eventualmente introdurre ulteriori semplificazioni».

fonte:www.lastampa.it/I genitori potranno autocertificare di aver richiesto le vaccinazioni - La Stampa

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