La donna è stata ritenuta responsabile per il reato di lesioni personali. Secondo i giudici è irrilevante il fatto che ella abbia agito per nervosismo, provocato, a suo dire, dagli atteggiamenti del ragazzo.
Nessuna giustificazione possibile. Condannata la madre che lancia il telecomando contro il figlio, colpendolo e ferendolo. Per i giudici non regge l’alibi secondo cui la donna avrebbe reagito, seppur in modo eccessivo, alla mancanza di rispetto manifestata dal ragazzo (Cassazione, sentenza n. 25936/17, depositata il 24 maggio).
Dolo. Prima in Tribunale e poi in appello la donna viene ritenuta responsabile di «lesioni personali» ai danni del figlio, procurate «colpendolo al volto con un telecomando scagliato da breve distanza».
A inchiodare la madre è stata la ricostruzione dell’episodio, poggiata su due elementi: «le dichiarazioni dell’altro figlio» della donna e il riscontro fornito dalla «consulenza tecnica di un medico legale».
La condanna è resa definitiva ora dalla Cassazione. Nessun dubbio, secondo i Giudici del Palazzaccio, sul «dolo» attribuibile alla donna, alla luce della «infima distanza da cui ella ha scagliato il telecomando», della «consistenza dell’oggetto scagliato» e della «forza impressa, desumibile dall’entità delle lesioni inferte» al ragazzo e giudicate dai medici «guaribili in venti giorni».
Respinta infine l’ipotesi difensiva, secondo cui la madre avrebbe agito per «stizza», per «irritazione momentanea» nei confronti del figlio, resosi protagonista di «mancanza di rispetto» e «atteggiamenti violenti». Per i giudici, difatti, il «nervosismo» non può rendere meno grave la condotta della donna.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Madre stizzita, colpisce il figlio col telecomando: condannata - La Stampa
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mercoledì 31 maggio 2017
Madre stizzita, colpisce il figlio col telecomando: condannata

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