domenica 19 marzo 2017

Ultimatum dell'Ue a Facebook, Google+ e Twitter: basta con truffe e frodi sui social network

Truffe e frodi, ultimatum dell’Europa a Facebook, Google Plus e Twitter. Un mese di tempo per adeguarsi alle regole a tutela dei consumatori della Ue o dovranno pagare multe. Le condizioni sono state dettate ieri alle tre società nel corso di un incontro con le autorità della Ue per la tutela dei consumatori e la Commissione europea. Al centro della posizione europea, grantire il diritto di recesso per gli acquisti online e la possibilità di presentare denuncia anche nel proprio Stato di residenza. Gli operatori dovranno predisporre entro un mese misure dettagliate su come conformarsi al quadro normativo europeo: se non risulteranno soddisfacenti le autorità potrebbero ricorrere in ultima istanza a misure coercitive. Da parte loro, gli operatori hanno proposto di agire su clausole e condizioni abusive; frodi e truffe che inducono in errore i consumatori. Le autorità a tutela dei consumatori avevano già inviato avvisi alle aziende nel mese di dicembre sostenendo che alcuni dei loro termini di servizio violavano le regole di tutela degli utenti dell'Unione europea. I termini in questione includono l'obbligo per gli utenti di chiedere un risarcimento in tribunale in California, dove hanno sede le società, invece del loro paese di residenza e un potere giudicato “eccessivo” per le società nel determinare l'idoneità di contenuti generati dagli utenti. “Le social media company devono assumersi più responsabilità su truffe e frodi sulle proprie piattaforme – dice Vera Jourová Commissaria Ue alla Giustizia, consumatori e Gender Equality - È l’ora di garantire che in questo settore ci si conformi alle solide norme UE, elaborate appositamente per tutelare i consumatori dalle pratiche sleali. Non è concepibile che i consumatori dell'UE possano solo ricorrere a un tribunale della California per risolvere una controversia, né possiamo accettare che gli utenti siano privati del diritto di recedere da un acquisto online. Gli operatori di social media devono inoltre cominciare ad occuparsi con maggior senso di responsabilità del problema delle truffe e delle frodi perpetrate sulle loro piattaforme". Le richieste europee si inseriscono all’interno della direttiva sulle clausole contrattuali abusive. Che stabilisce fra l'altro che i social non possono privare il consumatore del diritto di rivolgersi a un tribunale dello Stato di residenza; i social media non possono chiedere al consumatore di rinunciare al diritto di recedere da un acquisto online; le clausole di utilizzo non possono limitare la responsabilità del social in relazione alla prestazione del servizio stesso; i contenuti sponsorizzati non possono essere occultati, ma devono essere identificabili in quanto tali; le reti di social media non possono modificare unilateralmente le clausole e le condizioni di utilizzo, senza informare chiaramente il consumatore.

Fonte: www.italiaoggi.it/Ultimatum dell'Ue a Facebook, Google+ e Twitter: basta con truffe e frodi sui social network - News - Italiaoggi

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