Per la prima volta in Italia, il Tribunale di Pordenone ha accolto il ricorso di due legali che hanno chiesto l'autorizzazione alla trascrizione nei registri immobiliari di un passaggio di proprietà nell'ambito di una pratica di negoziazione assistita tra due coniugi in fase di separazione. Il provvedimento, giudicato 'epocale', estromette di fatto la figura del notaio, non più indispensabile per questi atti. A redigere il ricorso sono state le avvocatesse Maria Antonia Pili e Graziella Cantiello, entrambe dell'Aiaf.
Il caso, che farà giurisprudenza, è relativo a due ex coniugi di Fontanafredda (Pordenone) che hanno scelto l'istituto della negoziazione assistita per procedere con la separazione. Dopo essere giunti a un accordo, la pratica per la cessione di un immobile dal marito in favore della moglie si era fermata alla Conservatoria dei registri immobiliari dove era ritenuta indispensabile la garanzia o l'autenticazione del notaio. Proposto ricorso, il Tribunale di Pordenone, presieduto da Gaetano Appierto, in seduta collegiale ha accolto la richiesta: ora il Conservatore sarà obbligato a trascrivere il passaggio di proprietà nei registri immobiliari senza coinvolgere un notaio.
“Una rivoluzione copernicana” - Così le avvocatesse Maria Antonia Pili e Graziella Cantiello, rispettivamente presidente Aiaf Fvg (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori) e componente del direttivo nazionale della stessa organizzazione, hanno definito il provvedimento. “Deflazioniamo compiutamente il contenzioso per portarlo quanto più possibile fuori dai Tribunali. Con la negoziazione assistita evitiamo ulteriori sofferenze per chi è in situazioni familiari e psicologiche già precarie - hanno illustrato – e scongiuriamo altri esborsi economici: il passaggio di proprietà è esente da tributi ed ora non è più nemmeno soggetto a ulteriori costi notarili”, hanno concluso”.
Aiga, tempi maturi - «I tempi sono maturi per l'allargamento delle competenze degli avvocati», scrive l'Aiga in una nota commentando la notizia, definita “dirompente”. «Questa sentenza apre la strada ad una nuova consapevolezza degli avvocati, ed attesta la sussistenza di tutte le condizioni per riconoscere ai legali potestà certificative, nell'interesse della concorrenza e quindi dei cittadini» afferma il presidente dell'AIGA, Michele Vaira
Notai, nostro ruolo essenziale - Vito Guglielmi, segretario del Consiglio nazionale del Notariato, ha invece affermato che: “Il Notariato attende di conoscere le motivazioni che hanno determinato il Tribunale di Pordenone ad assumere la decisione in oggetto, a fronte di un dettato normativo che chiaramente attribuisce solo ai pubblici ufficiali, e quindi al Notaio, la competenza a regolamentare i trasferimenti immobiliari nell'ambito della procedura della negoziazione assistita”.
“L'affidabilità dei pubblici registri immobiliari – afferma Guglielmi - rappresenta una eccellenza del sistema giuridico italiano riconosciuta a livello mondiale sia in termini economici sia sociali. La figura del notaio, pubblico ufficiale soggetto a continui controlli da parte dello Stato, è essenziale e imprescindibile per garantire e preservare la completezza e la correttezza dei dati contenuti nei detti registri. La stessa Corte Europea con la sentenza del 9 marzo 2017 – conclude Guglielmi - ha sottolineato la specificità della professione di notaio e il suo ruolo quale soggetto cui sia riservato il potere di autentica degli atti destinati alla pubblicità immobiliare”.
Fonte: www.ilsole24ore.com/Negoziazione assistita: notaio non più indispensabile
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