giovedì 29 settembre 2016

Stanza data in comodato a una ‘lucciola’: è favoreggiamento

Ospite ‘particolare’ in casa: una delle camere da letto è utilizzata abitualmente da una ‘lucciola’. E la proprietaria dell’appartamento, assolutamente consapevole della situazione, è condannata dalla Cassazione per “favoreggiamento della prostituzione”. (Cassazione, sentenza numero 40328 del 28 settembre 2016)
Camera. Pena severa stabilita in Tribunale e confermata in appello: ben «sedici mesi di reclusione» per la proprietaria della casa in cui una sua ospite ha utilizzato una «camera» per esercitare la «prostituzione». Per i giudici è logico parlare di «favoreggiamento», alla luce della ‘legge Merlin’.
E questa visione è ora condivisa dai magistrati della Cassazione. Decisivo il fatto che «una parte dell’appartamento» è stato ceduto «in comodato» a una donna che, come risaputo dalla proprietaria, vi avrebbe svolto la propria attività di ‘lucciola’. Proprio la «consapevolezza» della padrona di casa, difatti, permette di valutare «la gratuità del contratto» come chiaramente finalizzata ad «agevolare l’esercizio della prostituzione».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Stanza data in comodato a una ‘lucciola’: è favoreggiamento - La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento

Il medico imputato può chiamare in giudizio (per il risarcimento) l’assicurazione dell’Asl

È illegittimo l’articolo 83 del codice di procedura penale, nella parte in cui non consente al medico imputato di chiedere, nel processo pen...