Armato di telefono cellulare. Obiettivo puntato sul carabiniere, in procinto di redigere un “verbale”. Esplicita l’intenzione dell’uomo: filmare il militare – all’interno della caserma, per giunta – e poi utilizzare il video a corredo di una denuncia.
Condotta sicuramente poco ortodossa, ma non catalogabile per la Corte di Cassazione come “minaccia a pubblico ufficiale”.
Telefonino. A dare il ‘la’ alla vicenda un controllo in strada effettuato dai Carabinieri, anzi, più precisamente, la «contravvenzione» nei confronti del «conducente di un’autovettura». Pochi giorni dopo il «proprietario del veicolo» si presenta «in caserma», munito di «carta di circolazione», per chiarire la propria posizione.
Di fronte alla irregolarità – «mancata revisione» dell’automobile – contestatagli dal militare, però, l’uomo reagisce in maniera scomposta: prende il telefono e intima al carabiniere «di stare attento, perché lo stava filmando» e di «non fargli il verbale», preannunciandogli poi una «denuncia».
Per i giudici d’Appello, contrariamente a quanto stabilito in Tribunale, l’uomo è responsabile di «minaccia a pubblico ufficiale». Conseguente la condanna a «2 mesi e 20 giorni di reclusione».
Minaccia. Di avviso completamente opposto, invece, i magistrati della Cassazione, ovviamente per la gioia dell’uomo finito sotto accusa (sentenza n. 27955 depositata il 6 luglio).
Per i giudici è fondamentale valutare il contenuto dello scontro col militare, frutto della presunta illegittimità della «sanzione amministrativa» applicata al proprietario dell’automobile. Ciò consente di stabilire, secondo i giudici, che «la minaccia di riprendere con il telefono quanto stava accadendo e di sporgere denuncia» non è idonea a «coartare il pubblico ufficiale». Manca, difatti, la «potenzialità costrittiva» in «una minaccia generica, reattiva e dettata dalla percezione di sentirsi vessato dai militari».
Cadono, quindi, definitivamente le accuse nei confronti dell’uomo.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Si sente vessato dal carabiniere: lo filma e gli promette una denuncia. Condotta non punibile - La Stampa
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martedì 2 agosto 2016
Si sente vessato dal carabiniere: lo filma e gli promette una denuncia. Condotta non punibile
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
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