Beccata in condizioni fisiche precarie. Inequivocabile il quadro tracciato dagli uomini della Polizia, intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini. Consequenziale il licenziamento della portalettere, rinvenuta in stato confusionale a causa dell’uso di droga, ora confermato anche dalla Cassazione (sentenza n. 9759 di ieri).
Droghe. Passaggio decisivo nella battaglia giudiziaria tra azienda e lavoratrice è quello in appello: lì viene dichiarato «legittimo» il licenziamento deciso da ‘Poste Italiane’.
Per i giudici, una volta ricostruita la vicenda, è evidente la gravità della condotta della portalettere. Ella è stata «trovata, in orario di servizio, fuori dalla zona assegnatale» e «in evidente stato confusionale», frutto dell’«uso di sostanze stupefacenti» certificato dai risultati degli «esami tossicologici».
Fragilissima la giustificazione addotta dalla donna: ella ha spiegato di «trovarsi in uno stato di grave depressione» a causa dei «rapporti con il suo ex compagno che la induceva» ad assumere droghe.
Respinta poi anche la richiesta – ritenuta tardiva – di «fruire di un periodo di permesso in aspettativa non retribuita» per poter «seguire programmi terapeutici e di riabilitazione».
Rapporto. Per i giudici d’appello son davvero troppi gli errori commessi dalla lavoratrice: «abbandono del posto di lavoro», «utilizzo del mezzo aziendale per fini privati», «uso di sostanze stupefacenti nell’orario di lavoro». Tutti questi «comportamenti» appaiono clamorosamente «contrari ai doveri nei confronti del datore di lavoro», tali da «recare pregiudizio alla regolarità del servizio» – oltre che alla «sicurezza della lavoratrice e di terze persone» – e di una «gravità» evidentissima.
Inevitabile, quindi, sempre secondo i giudici, ritenere interrotto in modo irreparabile il «vincolo fiduciario» con l’azienda.
Questa visione viene condivisa, e ritenuta corretta, dai Magistrati della Cassazione. Confermato in via definitiva, quindi, il «licenziamento».
Anche per i Giudici di Cassazione, difatti, le condotte dell’oramai ex postina sono così gravi da spingere l’azienda ritenere impossibile la prosecuzione del rapporto. Ciò anche tenendo presente i dubbi sul «futuro corretto» operato della lavoratrice.
Ella, peraltro, spiegano i giudici, alla luce dei «seri problemi di tossicodipendenza», avrebbe sì potuto usufruire di un «periodo di aspettativa» per sottoporsi a «trattamenti terapeutici», ma avrebbe dovuto fare richiesta a tempo debito, ossia prima di commettere le violazioni che l’hanno condotta al licenziamento.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Postina assume droga durante l’orario di lavoro: licenziata - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
venerdì 13 maggio 2016
Postina assume droga durante l’orario di lavoro: licenziata
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento