Nessun dubbio sul gesto realizzato da un uomo, e rivolto a un agente di Polizia, colpevole di averlo beccato fuori dai ‘domiciliari’. Tutto ciò rende indiscutibile la condanna di un uomo per il reato di “minaccia”. Difficile, difatti, non considerare la pistola mimata con la mano un gesto pienamente intimidatorio (Cassazione, sentenza 25165/15).
Casus belli è il controllo effettuato dalle forze dell’ordine nei confronti di un uomo agli «arresti domiciliari», controllo che ne rivela l’assenza da casa. Consequenziale è la denuncia per «evasione». Spropositata, però, la reazione dell’uomo, il quale promette «vendetta», minacciando «l’agente di Polizia» – che, assieme a un altro agente, aveva effettuato il «controllo» – di «sparargli alla testa». Strumento della «minaccia» la mano, con cui l’uomo mima la «pistola» puntata alla tempia. Tutto ciò spinge i giudici di merito a ritenere corretta la condanna per il reato di «minaccia».
Secondo l’uomo è discutibile la «gravità» attribuita alla sua «condotta». Egli sostiene, tramite il proprio legale, con ricorso ad hoc in Cassazione, che il «comportamento» tenuto «era privo dei connotati tipici della minaccia» e, soprattutto, «non era idoneo ad incutere timore» nell’agente di Polizia. Tale visione, però, viene ritenuta risibile dai giudici del ‘Palazzaccio’, i quali, invece, considerano, come già i giudici di merito, evidente «la gravità della minaccia realizzata». Su questo punto, in particolare, per i giudici è univoca la ‘lettura’ del gesto compiuto dall’uomo, il quale ha posto «le dita della mano alla testa, nei confronti della persona offesa» e poi ha aggiunto che «analogo trattamento avrebbe riservato all’altro agente di Polizia». Ciò significa che la «minaccia» messa in atto dall’uomo è «grave», essendosi concretizzata «in un gesto esplicito, idoneo ad ingenerare turbamento psichico» nella persona a cui quel gesto era destinato. Ovvia la conferma, quindi, della condanna nei confronti dell’uomo.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Pistola mimata con la mano e ‘puntata’ alla tempia: condannato per minaccia - La Stampa
Blog di attualità e informazione giuridica - Lo Studio Legale Mancino ha sede in Ferrara, Via J. F. Kennedy, 15 - L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione
giovedì 2 luglio 2015
Pistola mimata con la mano e ‘puntata’ alla tempia: condannato per minaccia
Lo Studio Legale Mancino si occupa di tutte le fasi dell'assistenza legale in sede penale, sia per la difesa delle persone sottoposte a procedimento, sia per la tutela delle vittime di reato come parti civili. Lo Studio opera anche in tutti gli ambiti del diritto civile, dalla contrattualistica, al diritto di famiglia, separazioni e divorzi, successioni, diritti reali, assicurazioni e responsabilità civile, diritto bancario, nonché nel settore del diritto fallimentare e delle altre procedure concorsuali. L'Avv. Emiliano Mancino è abilitato alla difesa di fronte alla Corte di Cassazione. E' iscritto alle liste per il patrocinio a spese dello Stato. Lo Studio è a disposizione dei Colleghi che hanno necessità di collaborazione e/o di domiciliazione per tutti gli uffici giudiziari compresi nelle circoscrizioni dei Tribunali di Ferrara e Bologna.
Dal 2018 l’Avv. Emiliano Mancino aderisce al progetto Difesa Legittima Sicura, una rete di professionisti sul territorio nazionale che dà tutela legale a chiunque sia vittima di violenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ferrara: Violentò minore in auto. Condanna a dieci anni per il pedofilo seriale
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Ieri la sentenza del Tribunale nei confronti uno straniero di 32 anni. Al termine dell’udienza la vittima, ora maggiorenne, ha pianto. É sta...
-
Risponde di lesioni colpose di cui all'articolo 590 cod. pen. l'automobilista che apre la portiera della macchina per scendere e co...
-
Ha salutato la presidente del collegio giudicante con un «vostro onore», come nei film americani. Ha proseguito, come nei film americani, i...
Nessun commento:
Posta un commento