Corte di cassazione - Sezione lavoro - Sentenza 9 settembre 2013 n. 20598
Il lavoro interinale diventa a tempo indeterminato se il fabbisogno lavorativo all’interno dell’azienda non muta. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 20598/2013, respingendo il ricorso di Poste italiane contro un proprio contrattista assunto per un supposto incremento di lavoro a seguito del varo del progetto ‘week end’.
La Suprema corte ha dunque ritenuto corretta la motivazione della Corte di appello di Ancona che ha “accertato che la somministrazione di lavoro di cui al contratto di fornitura datato 22 marzo 2004, prorogato sino al 30 settembre 2004, è avvenuta fuori dei limiti e delle condizioni di cui all’art. 20, comma 4, del DIgs 276 del 2003”, in quanto “dalla documentazione versata in atti e dalle circostanze riferite dai testimoni … emerge la conferma della predisposizione a livello nazionale - all’epoca - del progetto della nuova rete logistica nonché l’avviamento della nuova rete di trasporti locali ‘week end’, senza tuttavia apprezzabili variazioni, in termini di consequenziali necessità di adeguamento delle risorse umane estese al CPO di Pesaro, che, viceversa, seguitava a funzionare nella modalità ‘manuale’”.
Fonte: ilsole24ore Scatta il tempo indeterminato se la mole di lavoro è invariata
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martedì 10 settembre 2013
Scatta il tempo indeterminato se la mole di lavoro è invariata

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