martedì 21 giugno 2016

Sinistro stradale: dinamica poco chiara, irrilevante il ‘Cid’. Niente risarcimento

Smentita la decisione del Giudice di pace, che aveva riconosciuto al conducente maggiormente danneggiato il diritto ad ottenere un ristoro economico. Per i magistrati del Tribunale e della Cassazione sono clamorose le incertezze sulla dinamica dell’incidente. Inutile il richiamo al modulo di constatazione amichevole firmato dall’altro conducente.

Cid. Per il Giudice di pace l’incidente «era da ascrivere alle condotte colpose di entrambi conducenti». Tuttavia, una volta ricostruita la dinamica e preso atto del ‘Cid’ firmato dai conducenti, viene riconosciuto il diritto dell’automobilista maggiormente danneggiato a ottenere un «risarcimento»: l’altro automobilista e la compagnia di assicurazione dovranno versargli «6.500 euro».

Di avviso completamente opposto, invece, i giudici del Tribunale: a loro avviso non è affatto scontata la ricostruzione dell’incidente, e, quindi, vanno messe in discussione le responsabilità dei conducenti. Ecco spiegata la decisione con cui si obbliga l’automobilista, risarcito in primo grado, alla «restituzione delle somme ricevute».

Dinamica. Ora a chiudere la vicenda provvede la Cassazione, ribadendo che mancano i presupposti per riconoscere un «risarcimento» all’automobilista (ordinanza n. 12370 del 15 giugno 2016).

Condivise, difatti, le perplessità evidenziate in Tribunale sulla «dinamica dell’incidente». Poco credibile la versione proposta dall’automobilista danneggiato, nonostante, sia chiaro, l’altro conducente «avesse sottoscritto un verbale di ‘constatazione amichevole’».

Diversi i particolari che stonano: primo, «l’inverosimiglianza di un incidente con danni di significativa entità alla vettura, senza che il conducente avesse riportato conseguenze»; secondo, «la mancanza di documentazione attestante il ricovero dell’automobilista presso un ‘pronto soccorso’ ospedaliero»; terzo, «la non corrispondenza della data sulla ricevuta fiscale relativa alla chiamata del ‘carro attrezzi’ rispetto a quella dell’incidente»; quarto, «l’esito della consulenza tecnica» da cui è emersa «l’impossibilità di accertare la reale dinamica dell’incidente».

Questo quadro non è in discussione, spiegano i giudici, alla luce del modulo ‘Cid’. Esso è reso irrilevante dalla evidente «incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in quel documento e le conseguenze dell’incidente come accertate in giudizio».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it/Sinistro stradale: dinamica poco chiara, irrilevante il ‘Cid’. Niente risarcimento - La Stampa

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