mercoledì 25 maggio 2016

In Tribunale 8 anni per una lite sui pomodori

Alla base il presunto furto nell’orto a fine agosto del 2008 che finì con una rissa e sei persone sotto processo: ma la sentenza è arrivata soltanto ora.

È ben vero che, a volte, la realtà supera la fantasia. Per 4 pomodori giganti (pesavano un chilo e mezzo l’uno) - e Giuseppe Iemolo, che li aveva coltivati con amore nel proprio orto di vicolo Pulciano a Castellazzo Bormida, ne era molto orgoglioso - in 6 sono finiti sotto processo per lesioni o minacce o furto o ingiurie ma ci sono voluti quasi 8 anni prima di arrivare a sentenza e la mannaia della prescrizione ha fatto tabula rasa di tutto a eccezione delle ingiurie, peraltro a loro volta cancellate non essendo più l’accusa prevista come reato.
L’episodio del 31 agosto 2008
Tutto questo perché l’episodio risaliva al 31 agosto 2008 e la sentenza è stata pronunciata solo ieri. Una volta di più la lentezza della giustizia ha fatto la sua parte ovviamente favorita dai diretti interessati che, evidentemente, hanno cercato in tutti i modi di rallentarla con una serie di rinvii. E tutto per 4, dicasi quattro, pomodori. Gli imputati erano Maria Petrone, imputata del furto che ha sempre negato, e i suoi familiari o parenti Marco Bavuso, Teresa e Nadia Battaglia, Silvia Petrone, Mino Gioffrè. Quando Iemolo si accorse che quei pomodori giganti, luce dei suoi occhi, erano scomparsi, si precipitò a casa di Maria Petrone. Non l’avesse mai fatto: in 5 si scagliarono contro di lui coprendolo di contumelie e Gioffrè lo colpì con un bastone al capo. Di qui la denuncia. E otto anni in tribunale.

Fonte: www.lastampa.it/In tribunale 8 anni per una lite sui pomodori - La Stampa

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