domenica 29 novembre 2015

Cambio lira-euro, un occhio al portafoglio, l’altro al riciclaggio

Giro di vite sulla riapertura delle procedure di conversione lira-euro. Coloro che non hanno cambiato le proprie banconote con biglietti del nuovo taglio, potranno ripresentarsi agli sportelli di Banca d’Italia per la conversione. La data d’inizio della procedura è ancora da definire; quel che è certa è l’applicazione di misure adeguate per contrastare riciclaggio e traffici di denaro sospetto. Il viceministro dell’economia, Luigi Casero, rispondendo nel corso del question time alla camera alla richiesta dell’onorevole Giovanni Paglia, il quale ha chiesto delucidazioni in merito alla necessità di dotarsi di strutture di difesa contro eventuali pratiche di riciclaggio e proventi da attività illecite, ha ricordato la circostanza dalla quale è nata l’intera vicenda. La Corte costituzionale, lo scorso 5 novembre, ha dichiarato illegittima la norma varata dal governo Monti che ha anticipato il termine di scadenza per le operazioni di cambio al 6 dicembre 2011. A circa tre mesi dalla scadenza, l’art. 23 del dl 201/2011, ha infatti disposto che «le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata». Con l’entrata in vigore dell’euro il 28 febbraio 2002 (convertito in 1.936,27 lire), le disposizioni di legge prevedevano che ai cittadini fosse data la possibilità di cambiare il vecchio conio con l’euro nei successivi dieci anni, vale a dire fino al 28/2/2012. Termini che ora dovranno essere riaperti nel rispetto dei dettami iniziali. Banca d’Italia ha sottolineato che, in sede di conversione, con importi superiori ai 5.000 euro o in caso di somme di denaro sospetto, l’operazione verrà registrata nell’archivio unico informatico. In un’ottica di lotta al riciclaggio e alle operazioni sospette, il passaggio dalle lire ai nuovi tagli avverrà esclusivamente con strumenti tracciabili, tramite vaglia cambiari di Banca d’Italia o accrediti in conto corrente. L’istituto ha infine stimato che, oltre ai 63 miliardi di controvalore in euro di banconote convertite al dicembre 2011, sono rimasti in circolazione circa 1,2 miliardi di controvalore in euro.

fonte: www.italiaoggi.it//Cambio lira-euro, un occhio al portafoglio, l’altro al riciclaggio - News - Italiaoggi

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