venerdì 30 ottobre 2015

Telefonate notturne al marito dell’amante: condannato

Tabulati telefonici inequivocabili. Condannato un uomo, che si è divertito a tempestare con chiamate notturne il marito della donna con cui sta intrattenendo una relazione. Legittimo parlare di molestia in piena regola. Consequenziale l’ammenda di 300 euro e il risarcimento dei danni, fissati in 3mila euro, al destinatario delle telefonate (Cassazione, sentenza 43704/15).

Nessun dubbio per i giudici del Tribunale: è lapalissiana la «responsabilità» dell’uomo finito sotto accusa per una serie di fastidiose telefonate notturne effettuate al numero di un altro uomo. Rilevanti le «dichiarazioni della persona offesa» e decisivi i «tabulati telefonici». Quest’ultima documentazione ha permesso di risalire alla «utenza» da cui provenivano le «chiamate», utenza utilizzata dall’uomo, che, peraltro, è risultato essere l’amante della moglie della persona infastidita dalle telefonate.

Logica la condanna, con «pena di 300 euro di ammenda» e «risarcimento dei danni, liquidati in 3mila euro, a favore della persona offesa». La linea di pensiero tracciata in Tribunale viene ora condivisa e fatta propria anche dalla Cassazione. Respinte le obiezioni mosse dall’autore delle telefonate, il quale aveva sostenuto la tesi della mancanza dell’«intento di molestare» il marito della propria amante.

Per i giudici del ‘Palazzaccio’ vi sono alcuni dati inequivocabili, emersi grazie ai «tabulati telefonici». Su tutto, è certo che «la maggior parte delle telefonate era stata effettuata in orario notturno, dopo le ore 3.30». Allo stesso modo, alla luce del «numero elevato» e delle «modalità moleste delle chiamate», è illogico ipotizzare una «natura occasionale» dei «contatti telefonici». Anzi, è evidente, secondo i giudici, che le «telefonate» erano connotate da «petulanza». Tutto ciò consente di valutare chiaramente la condotta dell’uomo.

In sostanza, tenendo presenti «le modalità, l’orario notturno e il tenore delle telefonate» – nelle quali «si faceva anche riferimento allusivo ai familiari» del destinatario – è lapalissiana la «natura molesta» dei «contatti telefonici». Definitiva, quindi, la condanna nei confronti dell’uomo, autore di tante, troppe telefonate al marito della sua amante.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /Telefonate notturne al marito dell’amante: condannato - La Stampa

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