giovedì 8 gennaio 2015

‘Orco’ regala soldi a una bambina per fare sesso: violenza sì, induzione alla prostituzione no

Confermata la condanna nei confronti di un uomo, fermato, per fortuna, dagli addetti alla vigilanza di un centro commerciale: aveva portato sul proprio furgone una bambina di 11 anni, dandole una piccola somma di denaro e proponendole di avere rapporti sessuali. Decade, però, l’ipotesi della induzione alla prostituzione minorile.

Il caso

Ennesimo episodio da ‘cronaca nera’, ennesimo ‘orco’, bloccato, per fortuna, giusto in tempo. Decisivo l’intervento degli addetti alla vigilanza di un centro commerciale, i quali hanno fermato un uomo – di oltre 60 anni – che aveva attirato sul proprio furgone una bambina di appena 11 anni, consegnandole una somma di denaro, col chiaro obiettivo di avere con lei un rapporto sessuale.

Episodio disgustoso ricostruito nei dettagli, inequivocabile la condotta dell’uomo. Consequenziale la condanna per il reato di violenza sessuale. Cade, invece, l’ipotesi del reato di induzione alla prostituzione (Cassazione, sentenza 55/2015). La dinamica della vicenda è chiarissima. l’uomo ha consegnato «una somma di 5 o 10 euro» a una «bambina di 11 anni» per «consumare con lei un rapporto sessuale, non riuscendo nell’intento (...) per l’intervento degli addetti alla vigilanza» di un vicino centro commerciale. Di fronte a un quadro così netto, il gip prima e i giudici della Corte d’Appello poi non mostrano dubbi: è evidente la gravità della condotta dell’uomo, e consequenziale la condanna per il reato di «violenza sessuale» ai danni della minorenne e per quello di «induzione alla prostituzione».

Anche per i giudici della Cassazione, nonostante il ricorso proposto dall’uomo, è acclarata la gravità della sua «condotta». Ciò conduce a confermare la condanna. Però, viene aggiunto, solo in parte. Per essere chiari, i giudici del ‘Palazzaccio’ ritengono che non vi sono i presupposti per contestare il reato di «induzione alla prostituzione minorile», né alla luce della normativa «vigente all’epoca del fatto» – 2010 – né alla luce della «legge 172 del 2012». Ciò in base al del principio secondo cui «l’induzione deve essere diretta a fare sì che il minore abbia rapporti sessuali con un soggetto diverso dall’induttore, perché altrimenti si risolve nel compimento di rapporti sessuali con minorenne in cambio di denaro o altra utilità economica».

In sostanza, esaminando la vicenda, si può affermare, secondo i giudici, che «l’offerta di una piccola somma di denaro», da parte dell’uomo, alla «minore» – per «convincerla a compiere con lui atti sessuali poi non effettivamente compiuti» – vada collocata «nell’ipotesi di reato di atti sessuali con minorenne».

Fonte: www.dirittoegiustizia.it /La Stampa - ‘Orco’ regala soldi a una bambina per fare sesso: violenza sì, induzione alla prostituzione no

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